“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
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A Cariati sarde arrustute in cittadella

Un cespo di origano essiccato che diventa strumento da intingere nella mistura magica ed antica di extravergine d’oliva, aceto e vino bianco per insaporire le sarde arrustute. L’ennesimo piatto della memoria, preservato e preparato con pesce azzurro pescato nei nostri mari diventa un’altra autentica esperienza sensoriale che abbraccia vista, olfatto e gusto e promette di invadere, ancora un volta, di profumi e suggestioni quella Cittadella Fortificata Bizantina di Cariati che è uno dei marcatori identitari della Calabria.

 

Griglia a vista. È, questa, la proposta che ‘A Cantina, da oltre un decennio presidio inattaccabile e baluardo provocatorio della cucina identitaria e delle ricette realizzate con prodotti locali e di stagione, dal pesce ai formaggi a tutto ciò che offre la biodiversità agricola territoriale, propone per l’appuntamento di domani 5 luglio, un altro venerdì dissacrante e non convenzionale, da vivere nel perimetro magico delle otto torri affacciate sullo Jonio.

 

Dalla frittura di alici, al gambero viola di Cariati che ormai si sta diffondendo ovunque, dalle meluncian chijn, quelle melanzane ripiene che riempiono bocche e pance di sorrisi tanto sono buone, all’immancabile cicorietta selvatica saltata (Hasta la Cicoria Siempre), tutti ingredienti della lista della spesa che Giovanni Filareti, anima e motore della squadra de ‘A Cantina, si procura quotidianamente sul territorio, dai produttori di Cariati e dello jonio bruzio e magno greco, cosentino e crotonese. Sono, questi, i piatti che non mancano mai sulla tavola de ‘A Cantina.  SARÀ POSSIBILE ASSAPORARLI ANCHE STASERA. Ad accompagnare l’esperienza enogastronomica saranno la chitarra e la voce del cantautore Antonio Spina di Corigliano – Rossano con il suo repertorio che spazia da Vasco Rossi a Rino Gaetano, da Pino Daniele a De Andrè e ai più grandi cantautori italiani.

 

E DOMANI VENERDÌ 5 IL VINO DELLA CANTINA VULCANO DI CIRÒ E LA MUSICA DEI NIMULA. Fegomare e Mavile, sono alcuni dei vini della Cantina ereditata da Nonno Peppino dai giovani Beppe e Tiziana Vulcano, che lasciano raccontare territorio e tradizione sulle loro etichette creative ed illustrate. L’esperienza del calice di vino sarà accompagnata dalla musica folk dei Nimula, già ospiti de ‘A Cantina in occasione della festa della birra calabrese.

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