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Tre straordinari appuntamenti per l’apertura agostana di Armonie d’Arte Festival: dal grande cantautorato alla danza internazionale del grande McGregor

Armonie d’arte Festival , ideato e diretto da Chiara Giordano, entra nel vivo della sua altisonante programmazione con tre grandi appuntamenti dal meglio dello storico cantautorato italiano al più importante respiro internazionale.

Primo raffinato appuntamento di stagione nella suggestiva ambientazione del Parco archeologico nazionale Scolacium di Roccelletta di Borgia (CZ), dimora “storica” del Festival, questo venerdì, 2 agosto (ore 22.00) il live di Alice: “Master songs”.

I capolavori della musica cantautorale italiana, da Battiato a Gaber, De André, Guccini, De Gregori, Dalla, Fossati, per un concerto colto ed amabile, in cui Alice propone alcuni dei brani a lei più cari e significativi della propria produzione musicale, dai contenuti esistenziali, spirituali e poetici, insieme alla canzone d’autore, di cui si fa interprete col desiderio di coglierne e condividerne l’essenza. Nel suo anche alcune poesie di P. P. Pasolini, P. Cappello e M. Di Gleria musicate rispettivamente da M. Di Martino, Alice e M. Liverani.

Con Carlo Guaitoli (pianoforte e tastiere), Antonello D’Urso (chitarre e programmazioni), Chiara Trentin (violoncello acustico ed elettrico), unico spettacolo in Calabria, Alice per la sezione “Off & Pop” del Festival abbraccia il tema delle permanenze, leitmotiv di questa edizione, tramite il grande cantautorato italiano, patrimonio immateriale che continua ad alimentare percorsi culturali profondi e condivisi.

Dopo Alice, il calendario di Armonie d’Arte 2024 si fa fitto di appuntamenti ed è già la volta di un nuovo live a Soverato, tra giardino e mare nell’affascinante location dell’Orto Botanico.

Domenica 4 agosto, per la sezione “Nuove rotte e permanenze”, Armonie d’Arte Festival ospita l’esponente più innovativo, oltre che noto ed amato, della bossanova contemporanea: Vinicius Cantuaria in “Psychedelic Rio”.

Maestro della musica brasiliana nelle sue molteplici forme, forte di collaborazioni altisonanti come con il leggendario Caetano Veloso, eseguendo e registrando con perizia la musica di Carlos Antonio Jobim; con Psychedelic Rio, reclutando il duo italiano formato da Paolo Andriolo, bassista fantastico e Roberto Rossi, batterista di rango, per formare un power trio, ha deciso di rivoluzionare la musica, che si distingue per l’approccio e la strumentazione dei musicisti. Infatti, invece di suonare la consueta chitarra acustica, Cantuaria ha scelto di suonare la sua chitarra elettrica Fender sopra il basso elettrico e la batteria del duo italiano. Viaggiando tra percussioni insistenti, ritmi rigorosi, toni ambient, laconiche atmosfere notturne, e galloppanti traiettorie strumentali, Vinicius Cantuaria cerca di dare un’altra visione della musica brasiliana, una visione di intensità e potenza insieme che attirerà il pubblico alla ricerca di nuovi suoni oltre quelli che sono stati finora collegati al mondo musicale del grande Paese sudamericano.

Si torna al Parco Scolacium già martedì 6 agosto, ore 22.00, con la grande danza contemporanea di Wayne McGregor, direttore della Biennale Danza di Venezia e coreografo residente del Royal Ballet del Royal Opera House, e la sua compagnia. “Autobiography”, un’opera acuta – unico spettacolo in Italia – di un coreografo tra i più ispirati e riconosciuti della scena internazionale, che pensa al “corpo come archivio”, dove la danza è ritratto ispirato e determinato dal sequenziamento del proprio codice genetico, e diventa stratificazione di impronte coreografiche su memorie personali in dialogo con un algoritmo appositamente creato che dirotta i dati del DNA di McGregor. “Autobiography” ribalta la natura tradizionale del fare danza mentre l’intelligenza artificiale e l’istinto convergono nella autorialità creativa.

Nelle ultime iterazioni del lavoro, AISOMA – un nuovo strumento di intelligenza artificiale sviluppato con Google Arts and Culture utilizzando l’apprendimento automatico formato su centinaia di ore dell’archivio coreografico di McGregor – sovrascrive le configurazioni del suo stato iniziale per presentare nuove opzioni di movimento agli artisti, iniettando contenuti sconosciuti e spesso sorprendenti nell’ecosistema coreografico. La vita, che si scrive di nuovo.

Qui il gioco tra nuove rotte e permanenze è quanto mai stretto: corpo contemporaneo e codice genetico a comporre un gesto che è nuovo e antico nel contempo, e dove la contemporaneità si alimenta di eredità, in un dialogo visionario e materico insieme.

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