Sulla rotta del Mediterraneo orientale, “seconda opzione migratoria via mare per consistenza dei flussi dopo la rotta del Mediterraneo centrale, le partenze avvengono principalmente dalla Turchia – crocevia anche per i transiti verso l’Europa lungo la rotta balcanica e, insieme alla Libia, uno dei piu’ grandi bacini di migranti e rifugiati – nonche’, nell’ultimo anno, dal Libano”. Libano che “a causa della grave situazione economico-finanziaria nazionale, si e’ attestato quale nuovo Paese di partenza”.
Lo segnala la Relazione annuale al Parlamento dei servizi di informazione e sicurezza, spiegando che sempre “sulla rotta marittima del Mediterraneo orientale, in cui e’ confermato il trend in aumento del flusso verso le coste di Calabria, Puglia e Sicilia, vengono utilizzati vari tipi di imbarcazioni, prevalentemente barche a vela e da diporto, che alimentano i cosiddetti ‘sbarchi occulti'”.
“Anche in questo caso – ribadiscono gli 007 – il fenomeno migratorio trova una sponda importante nell’attivismo di organizzazioni criminali dedite al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, principalmente curde e pakistane, con basi di supporto logistico nei principali Paesi di origine e transito dei migranti, la cui natura transnazionale rende complessa l’attivita’ di contrasto, cosi’ come nell’utilizzo, divenuto prassi, del web e dei social network da parte degli stessi sodalizi per pubblicizzare i viaggi e i relativi servizi”.