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Dramma e umorismo nella commedia “Mio cognato Matrovaknic”. Giovedì 23 gennaio al teatro”Massimo Troisi” di Morano

Giovedì 23 gennaio, ore 20.30, all’Auditorium “Massimo Troisi” di Morano, il “Tirreno Festival” (direzione artistica Alfredo De Luca) e il Pollino in Ribalta Festival presentano: “Mio cognato Matrovaknic”, commedia di Ciro Lenti, interpretata con abilità dagli attori Paolo Mauro e Marco Tiesi, magistralmente guidati dalla regia di Lindo Nudo.

 

La rappresentazione, ambientata nella seconda guerra mondiale – non a caso programmata per tenersi in prossimità del “Giorno della Memoria” che si celebra ogni 27 gennaio per ricordare la liberazione di Auschwitz, avvenuta nel ’45 da parte delle truppe dell’Armata Rossa, operazione che sancì la fine dell’Olocausto ––, rievoca la tragedia della detenzione del popolo ebraico nei lager nazisti. Lo fa ricorrendo a una chiave interpretativa delle miserie umane elaborata accostando il dramma della sofferenza a una giusta dose di humour. Vergato con ironia e profondità dall’autore, il testo analizza paure e preconcetti di uno dei periodi più complessi e bui della storia.

Siamo nel 1943, all’interno del campo di internamento Ferramonti di Tarsia. Uccio, giovane fabbro del posto, è accidentalmente confinato nella baracca destinata agli omosessuali, una condizione difficile per la mentalità dominante dell’epoca. La sua maggiore preoccupazione non è soltanto la già dura prigionia, ma soprattutto il timore del chiacchiericcio diffamatorio che potrebbe danneggiare la sua immagine agli occhi della comunità.

A un certo punto il Nostro conosce Mastrovaknic, un docente polacco dichiaratamente omosessuale. L’inizio della convivenza è faticosa, segnata da incomprensioni, diversità culturali e stereotipi che alimentano una tensione continua fra i due. Tuttavia, spinti dalle necessità, decidono di progettare insieme la fuga e superare i contrasti, dando vita a una relazione di stima e reciproca solidarietà.

 

Insomma ve n’è abbastanza per stimolare la riflessione. Senza nulla negare all’intrattenimento puro cui la rassegna teatrale 2024/2025, patrocinata dal Comune di Morano, che ne riconosce pienamente il valore sociale e formativo, ci ha abituati.

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