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Ponte pedonale Viale dei Giardini a Rende, M5S: “Grandi ritardi e un’inaspettata colata di cemento”

“Si parla da troppi anni della passerella pedonale tra viale dei Giardini e via Mattia Preti. L’amministrazione Manna l’aveva promessa nel 2017, quando annunciò di aver trovato i fondi attraverso la misura ‘Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate’. Poi di quello che avrebbe dovuto essere un ponticello in legno non se n’è più saputo più nulla, fino a settembre 2021, quando si è iniziato a versare colate di cemento per un’opera che ai più sembra mastodontica e sproporzionata. Quel che è grave è che il cartello dei lavori, fatto successivamente sparire, indicava chiaramente la fine degli stessi per giorno 23 marzo 2022.” È questa l’osservazione che gli attivisti del M5S di Rende rivolgono al Sindaco della città.

“L’impressione è che questa amministrazione sia arrivata al capolinea, preoccupata più del riposizionamento politico dello stesso Manna e dei suoi assessori che delle attività da mandare avanti nell’interesse dei cittadini. La nostra preoccupazione, visti i ritardi accumulati per la realizzazione di un semplice attraversamento pedonale, – continuano i pentastellati – è che il nostro comune non riesca ad approfittare, se è questo l’andazzo, delle risorse del PNRR che il Presidente Conte è riuscito, faticosamente ma brillantemente, a far arrivare nel nostro Paese. Intanto aspettiamo, da ben 5 anni, la realizzazione di quest’opera, dal costo di 440 mila euro. I mesi di ritardo rispetto alla fine dei lavori da loro stessi indicata sono già tre, senza che l’amministrazione avverta l’esigenza di intervenire per far rispettare quanto pattuito. La voce dei cittadini che chiedono un cambiamento rispetto ad un progetto politico, quello di Manna e della sua coalizione di centrodestra, ormai in agonia, si fa sempre più insistente. È necessario quindi iniziare ad immaginare e costruire una proposta diversa e innovativa – concludono gli attivisti rendesi del M5S – per una svolta che sembra possa arrivare ben prima della scadenza naturale del mandato di chi, oggi, amministra Rende.”

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