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Il playout salvezza tra Cosenza e Vicenza finisce in politica, tra interrogazioni parlamentari e recriminazioni

Il playout per la permanenza in Serie B tra Vicenza e Cosenza finisce in politica. Tra i primi interventi, quello dell’assessore comunale di Cosenza, Pasquale Sconosciuto, dopo la gara di andata al ‘Menti’: Da rappresentanti delle istituzioni – ha scritto in una nota – abbiamo il dovere sia di registrare il malcontento dei sostenitori del Cosenza che vogliono legittimamente far sentire la voce della città per alcune decisioni dell’arbitro Maresca che hanno fortemente penalizzato la squadra rossoblu”.

Dai presunti torti arbitrali alle questioni extracampo. Altre polemiche sono scaturite dopo l’aggressione nei confronti del conducente di un autobus-navetta per il trasporto dei tifosi ospiti, denunciata dalle organizzazioni sindacali della categoria trasporti di Cgil-Cisl-Uil della provincia di Vicenza.  L’uomo ha riportato ferite dichiarate guaribili in 7 giorni. Da quanto emerso, l’episodio sarebbe avvenuto al termine del match, poco prima di mezzanotte, all’interno del mezzo che stava conducendo i tifosi calabresi al casello di Vicenza Est. Secondo quanto ricostruito l’autista non avrebbe fermato l’autobus, che era già partito, per raccogliere un supporter ospite che era rimasto a terra; questo avrebbe scatenato la rabbia degli altri ultras che hanno bloccato il mezzo e poi aggredito, sembra anche con un pugno, il conducente.

Il senatore Ernesto Magorno (Italia Viva) ha chiesto invece l’intervento degli “organi competenti” per il “video di un tifoso del Vicenza pieno di parole d’odio nei confronti dei tifosi del Cosenza e, più in generale, della Calabria”.

Lo spareggio salvezza resta in Parlamento, sponda Montecitorio, con l’interrogazione del deputato vicentino Pierantonio Zanettin (Forza Italia) al Ministro Lamorgese circa la garanzia di sicurezza per i tifosi veneti che raggiungeranno la Calabria, in vista della partita di ritorno al ‘Marulla’ di venerdì 2’ maggio.

Un atto così commentato, in queste ore, dal sindaco della città bruzia, Franz Caruso: “Fatte salve le prerogative del deputato vicentino, quel che stupisce maggiormente – sottolinea il sindaco di Cosenza – è che Zanettin chiami in causa il Presidente del Cosenza Calcio, Guarascio, ‘reo’, a suo dire, di aver interpellato telefonicamente il Presidente della Lega di serie B Mauro Balata per esprimergli le proprie rimostranze su alcune decisioni del direttore di gara nella partita di andata del playout, disputatasi allo stadio “Menti” di Vicenza e per sottolineare che la condotta arbitrale, con l’annullamento da parte dell’arbitro Maresca del goal di Giuseppe Caso, avrebbe turbato gli animi in vista della gara di ritorno. Credo che il Presidente di una società di calcio che milita nel campionato di serie B, possa e debba, a sua volta, esercitare le prerogative di dirigente per tutelare la sua squadra e per mettere al corrente il Presidente di Lega del rischio che si corre in casi come questo, quando bisognerebbe, invece, evitare di esacerbare gli animi delle tifoserie. Ecco perché reputo l’iniziativa del deputato vicentino inopportuna e tesa a mettere le mani avanti. A Zanettin però, sfugge il grado di civiltà di Cosenza e dei cosentini. Una città, la nostra – ha aggiunto Franz Caruso – da sempre distintasi per accoglienza, tolleranza e inclusività, caratteristiche queste che non mi pare siano altrettanto presenti in alcune frange della tifoseria vicentina che, in un video diventato virale sulla rete, si sono lasciati andare ad affermazioni, nei confronti della tifoseria cosentina, assolutamente da stigmatizzare e da censurare e che non rendono un buon servizio alla storia del Lanerossi Vicenza che è quella dei grandi giocatori che vi hanno militato: da Paolo Rossi e, andando a ritroso negli anni, degli Oscar Damiani, dei Chinesinho, degli Anzolin. Il compito delle istituzioni è, però, quello di riportare la serenità e di gettare acqua sul fuoco, non quello di esasperare gli animi per una partita di calcio che non è una guerra, ma solo un momento di sport che deve essere vissuto nella sua più alta dimensione e declinazione agonistica, mai trascendendo dai confini della sua autentica natura di sana competizione. Ecco perché, una volta di più, non condividiamo l’iniziativa del parlamentare Zanettin al quale anche il nostro Presidente della Giunta regionale, visto che sono colleghi di partito, potrebbe dare qualche buon consiglio, spiegandogli qualcosa della dotta e civilissima Cosenza”. 

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