“In questi giorni ho raccolto alcune indiscrezioni secondo le quali Enel vorrebbe rinunciare al finanziamento pubblico di 14 milioni per la realizzazione di una centrale ad idrogeno nel sito di Sant’Irene.
Solitamente non mi scompongo di fronte a semplici indiscrezioni, ma in questo caso l’ipotesi è di una tale gravità da imporre una presa di posizione immediata.
Si tratterebbe di una scelta semplicemente inaccettabile, uno schiaffo in faccia alla Regione Calabria, che aveva deciso di investire quasi 15 milioni, ed al territorio.
Qualora Enel dovesse rinunciare all’investimento sull’idrogeno, unica possibilità sostenibile di rilancio del sito, deve essere chiaro che l’unica possibilità che resta é che faccia i bagagli, immediatamente dopo aver bonificato totalmente il territorio che ha sfruttato per decenni.
Senza l’investimento serio e compatibile con le vocazioni della nostra terra, non intendiamo consentire microinvestimenti inutili o impianti utili solo ad Enel, come eventuali campi solari, accettabili nell’ottica del funzionamento di un impianto più importante per la produzione di idrogeno ma totalmente inaccettabili da soli, senza ricadute economiche né occupazionali.
Mi auguro che queste indiscrezioni vengano smentite dai fatti e sotto questo profilo, essendo i vertici di tutte le aziende partecipate dallo Stato selezionati di recente dal Governo, sensibilizzo le rappresentanze del territorio ad attivarsi per difendere un investimento pubblico di tale importanza.
Qualora dovessi ricevere delle comunicazioni formali, sarà mia cura convocare immediatamente il Consiglio Comunale per intraprendere tutte le azioni istituzionali necessarie, nonché tutte le forze sindacali e sociali per intraprendere ogni azione necessaria a tutela degli interessi della Città”.
Lo afferma, in una nota, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi.