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Dottoressa aggredita a Cittanova, De Nardo (Fimmg Catanzaro): “Profondo sdegno, urgono misure urgenti per garantire la sicurezza dei medici”

“Esprimo profondo sdegno per la vile aggressione subita domenica scorsa dalla dottoressa Arianna Rosaniti, mentre era in servizio presso la sede di continuità assistenziale di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria”. Lo afferma il dott. Gennaro De Nardo, segretario provinciale della Fimmg Catanzaro.
“Quanto avvenuto – prosegue il dott. De Nardo – è inaccettabile e di una gravità inaudita. Chiediamo, ancora una volta, l’applicazione di norme stringenti a tutela della sicurezza del personale sanitario che opera nelle postazioni di continuità assistenziale. Non parole e buoni intendimenti, ma fatti concreti. L’incolumità dei medici non può essere messa a rischio da violenti criminali e la tutela della salute pubblica non può essere posta in secondo piano. Per tali ragioni, siamo a fianco della Fimmg di Reggio Calabria e pretendiamo immediati interventi per la soluzione di questo grave problema che sta contribuendo all’azzeramento del servizio di continuità assistenziale, indispensabile per la medicina territoriale e per assistere i cittadini. La dottoressa Rosaniti, infatti, a seguito della deprecabile aggressione è stata costretta a dimettersi dall’incarico. Comprendiamo il suo stato d’animo e le siamo vicini dopo quanto accaduto”.
“Dopo l’ennesimo episodio di violenza, alcuni dei quali conclusi tragicamente, riteniamo inammissibile – sottolinea il segretario provinciale della Fimmg Catanzaro – che le postazioni di guardia medica non siano presidiate. Ci vuole qualcuno che garantisca la sicurezza. E come ho sottolineato più volte, le strutture di continuità assistenziale in tanti casi sono fatiscenti: la mancanza di videocitofono, l’assenza di telecamere di sorveglianza e di vigilanza notturna e la carenza di illuminazione esterna rappresentano criticità da superare per garantire la sicurezza dei medici. Inoltre, tali postazioni devono essere dotate di risorse umane e personale infermieristico adeguati a garantire sicurezza e prestazioni sanitarie efficienti. Non è possibile, infatti, lasciare da solo un medico, uomo o donna che sia, in tali strutture e nelle ore notturne”.
“Pertanto è, ormai, esigenza indifferibile, l’assunzione di responsabilità, a tutti i livelli, per consentire di adottare misure – conclude il dott. De Nardo – volte a tutelare gli operatori sanitari nella loro insostituibile funzione diretta a salvaguardare la salute pubblica. In Calabria abbiamo professionisti altamente qualificati. Devono essere messi nelle condizioni di lavorare. Non si può più attendere. La Fimmg di Catanzaro non arretrerà di un centimetro sulle problematiche esposte. Si intervenga subito”.

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