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Reggio, inaugurata la mostra fotografica “I volti della povertà in carcere” al Castello Aragonese

Inaugurata al Castello Aragonese, in una sala gremita la mostra fotografica “I volti della povertà in carcere” che documenta gli aspetti più umani della condizione carceraria delle persone private di libertà.

 

“I Volti della Povertà in Carcere” di Matteo Pernaselci e Rossana Ruggiero nasce dall’idea di poter dar voce a chi non ha voce in carcere con “i volti rivolti” alle povertà difficili da immaginare fuori dalle sbarre, sul sentiero degli invisibili tracciato da Papa Francesco. Un lavoro di oltre un anno di raccolta di materiale fotografico e interviste per mettere in luce l’umanità spesso dimenticata, la povertà nelle varie sfaccettature emersa dai racconti di detenuti e operatori e la “speranza” che si può costruire nonostante “le sbarre”.

 

“I Volti della Povertà in Carcere” ha visto la collaborazione della Casa Circondariale “F. Di Cataldo” – Carcere di San Vittore di Milano ed è diventato un Progetto Patrocinato dal Giubileo 2025.

L’omonimo volume, che raccoglie scatti e testimonianze, è stato pubblicato con la prefazione del Card. Matteo M. Zuppi.

La mostra al Castello Aragonese, nella sala Ferdinando I d’Aragona, è stata organizzata dalla Camera Penale di Reggio Calabria e dall’Associazione “Tra Noi- Calabria” in collaborazione con Ministero della Giustizia; con il supporto del Comune di Reggio che ha stipulato, con apposita delibera, il partenariato con l’odv società di San Vincenzo de Paoli – Consiglio centrale di Roma- ed un altro partenariato con “Peregrintantes in Spem”.

Significativo il supporto logistico di tutto lo staff del Castello Aragonese coordinato dal funzionario Pasquale Borrello.

Dopo i consueti saluti istituzionali, dei referenti del Comune di Reggio Calabria, sono intervenuti rispettivamente: Giuseppe Borrelli-Procuratore Capo della Repubblica Tribunale di Reggio Calabria;

Daniela Tortorella-Presidente Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria; Giuseppe Aloiso-Garante Comune Reggio Calabria dei diritti delle persone detenute o private della libertà e Francesco Siclari- Presidente Camera Penale “G. Sardiello” Reggio Calabria.

Sono intervenuti, successivamente, la coautrice del volume -Rossana Ruggiero- in dialogo con Giovanna Russo -Garante Regione Calabria dei diritti delle persone detenute o private della libertà; Rosario Tortorella-Direttore degli Istituti Penitenziari “G. Panzera” di Reggio Calabria; Caterina Malara-Segretario Camera Penale “G. Sardiello” Reggio Calabria ed Alessandra Lo Presti- Presidente Associazione Tra Noi Calabria.

La presentazione- inaugurazione della mostra è stata aperta ed accompagnata dalle musiche dell’associazione “millenote” diretta dal maestro Roberto Caridi.

La mostra vuole aprire una finestra sul mondo carcerario e sui diritti delle persone private di libertà; mostrandone, mirabilmente e con magistrali scatti fotografici, gli aspetti più umani. Uno spunto per riflettere, dunque, su quanto il carcere debba essere luogo di reintegrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale; nonché luogo non separato dalla società civile ma strutturale ed organico ad essa: proprio per non relegare, esistenzialmente, alla condizione esclusiva del giudizio chi (per le più svariate ragioni personali, sociali, economiche o culturali) si è ritrovato a compiere azioni contro la legge.

Uno spaccato significativo su un mondo che rimane troppo spesso senza voce verso l’esterno e che merita, invece, di essere conosciuto per attivare ed attuare quei necessari processi riabilitativi della persona nel rispetto della stessa.

Questo, in sintesi, quanto è emerso dai vari interventi ma soprattutto dalla mostra e dalla sua potente capacità espressiva di tradurre la sofferenza della condizione carceraria in umanità.

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