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Conferenza Intermediterranea, Pietropaolo: “Calabria per la prima volta attrice protagonista”

“Per la prima volta nella sua storia istituzionale e politica, in questi ultimi anni la Calabria non soltanto è stata parte protagonista della Conferenza Intermediterranea. Ne è stata attrice di primo ordine, condividendo idee, suggerendo visioni e avanzando proposte capaci di orientare gli altri partner partecipanti dell’intero bacino del Mediterraneo. Dalla presidenza della Commissione intermediterranea della Conference of Peripheral Maritime Regions (CPMR), la Regione guidata dal Presidente Roberto Occhiuto ha proiettato il territorio calabrese al centro del dibattito europeo e internazionale, dando voce in più occasioni a oltre 40 regioni che condividono sfide e opportunità comuni”. Lo afferma Filippo Pietropaolo, vice presidente della Giunta regionale e in questi anni più volte delegato del Presidente Occhiuto a presiedere la Cim.

“La nostra bussola – prosegue – è stata chiara sin dall’inizio quella di costruire la Macroregione Mediterranea. Abbiamo sostenuto una visione che non è solo geografica, ma politica e, quindi, è anche futuro. Clima, acqua, energia, lavoro e inclusione rimangono i pilastri attorno ai quali abbiamo fatto lobby presso governi nazionali e istituzioni europee. Abbiamo portato questo tema ai massimi livelli, convincendo Italia e Spagna a schierarsi e chiedendo a Francia, Grecia e Malta di fare lo stesso. Perché, e di questo ne siamo più che mai convinti, il Mediterraneo deve diventare uno spazio coeso e integrato, non un confine frammentato dell’Europa”.

“Le proposte avanzate dalla presidenza calabrese – afferma Pietropaolo – hanno avuto come filo conduttore la salvaguardia ambientale: dal contrasto al cambiamento climatico alla gestione sostenibile dell’acqua, fino alla transizione energetica. La Calabria ha presentato come modello la riforma del Consorzio unico di bonifica e il nuovo Servizio Idrico Integrato, esempi di governance che mettono ordine e innovazione in settori chiave. A Bari, è stata inoltre approvata la Task Force sull’Idrogeno, segno di un Mediterraneo che guarda con serietà alle sfide energetiche. Abbiamo voluto dare un segnale concreto valorizzando i giovani non come destinatari ma come co-autori delle politiche. Il Mediterranean Youth Council, ad esempio, è oggi una piattaforma viva, che coinvolge oltre 20 territori, capace di incidere sulle scelte e di orientare comportamenti e modelli di sviluppo. I giovani mediterranei sono la risorsa più preziosa per costruire un futuro di pace e sostenibilità”.

“La Calabria, quindi – prosegue – ha indicato anche la strada di un Mediterraneo che sia spazio di dialogo e cooperazione, contro odio e divisioni. Nelle sedi europee e internazionali, dal Parlamento UE alle Nazioni Unite, la voce della presidenza calabrese ha riaffermato il ruolo delle Regioni nella governance multilivello: territori vicini ai cittadini, capaci di mediare, innovare e costruire coesione”.

“La visione messa in campo dalla Calabria – conclude Filippo Pietropaolo – ha trasformato un incarico istituzionale in una leadership riconosciuta. Da Catanzaro a Bruxelles, da Bari a Nizza, passando per Patrasso, Scutari e Gozo, la Regione ha portato idee concrete e una nuova centralità mediterranea. Essere protagonisti significa assumersi la responsabilità di guidare il cambiamento. La Calabria, con coraggio e visione, ha dimostrato che il Mediterraneo può essere non una periferia, ma il cuore pulsante dell’Europa di domani”.

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