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Reggio, il sindaco Falcomatà alla consegna del Cero Votivo: “È sempre un’emozione unica, quest’anno per me lo è ancora di più”

“È sempre un’emozione unica partecipare alla consegna del Cero Votivo da parte del Comune. Quest’anno lo è stato ancora di più perché è l’ultimo discorso che ho fatto sindaco. Abbiamo chiesto alla nostra ‘Avvocata’ Madonna della della Consolazione di accompagnare la nostra città, di ascoltare le ansie, le paure, ma anche di farsi interprete dei sogni e dei bisogni del suo popolo che anche quest’anno, in maniera straordinaria, si rivolge a Lei partecipando numeroso a questa festa”. Così il sindaco di Reggio Calabria, incontrando i giornalisti a margine della consegna, al Duomo cittadino, del Cero Votivo alla Madonna della Consolazione da parte dell’Amministrazione Comunale.

“Settembre è sempre il momento in cui si fanno un po’ i conti e i programmi per il futuro – ha aggiunto il primo cittadino – e questa festa, in qualche modo, è interprete di questa voglia di ripartire. Noi cerchiamo di farlo, continuando a servire la nostra città. Naturalmente lo facciamo anche quest’anno ma con commozione in più”.

Ricordando gli anni precedenti di impegno da primo cittadino per la Festa della Madonna della Consolazione, Giuseppe Falcomatà ha poi detto: “È una seconda pelle questa fascia tricolore che ho l’onore di portare da così tanto tempo, è davvero il momento più emozionante dell’anno, è il momento in cui la città si riconcilia, ritrova unità. Reggio non deve perdere mai di vista l’importanza della cooperazione, della sinergia”.

“Il mio messaggio alla Città – ha ribadito – è quello di prendersi cura di se stessa, di non dimenticare la strada intrapresa in questi anni e non dimenticare tutti i suoi figli, di rendere protagoniste le tante eccellenze, i tanti giovani che ci sono nel nostro territorio, di camminare e rigare sempre dritto, di non cedere mai ai compromessi con nessuno, con gli affaristi, con la ndrangheta e con il malaffare, perché ogni passo in avanti fatto, se poi si cede alla logica del compromesso – ha concluso Falcomatà – sono 100 passi indietro”.

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