LE DESTINAZIONI TURISTICHE PER IL GOVERNO DELLA BELLEZZA. Enogastronomia, musica, educazione alimentare, marcatori identitari, pedagogia, libri, formazione ed energie per comunità e territori consapevoli. È, questo, il tema dell’evento che sarà ospitato domani, martedì 17 dicembre, alle ore 17 nella Sala Consiliare, all’interno del Palazzo di Città.
LE DESTINAZIONI TURISTICHE PER IL GOVERNO DELLA BELLEZZA
L’iniziativa che fa seguito alla prima, riuscita, tappa di confronto pubblico ospitata quest’estate sul progetto di destinazione turistica e marketing territoriale messo in campo dall’Amministrazione Comunale guidata da Antonio Pomillo, aprirà la serie di eventi previsti nell’ambito del programma VAKARICI IL SALOTTO DIFFUSO. A NATALE, la cui decima edizione entrerà nel clou i prossimi sabato 21 e domenica 22 con gli stand dell’identità nella centralissima Piazza Scura.
SABATO 21 E DOMENICA 22 VIVI LA TERRA ARBERESHE A NATALE
JETOJ DHEUN ARBËRESH NE KRISHTLINDJE. – Vivi la terra Arbëreshe a Natale. Sarà, questo –spiega Giovanni Romano, assessore al turismo – il filo conduttore che animerà il borgo arbëreshe, con enogastronomia, artigianato locale, solidarietà e tantissimi spazi liberi e sicuri e attrazioni ludiche per bambini e famiglie.
PIATTI TIPICI, VINO ARBERSHE E PANETTONI ARTIGIANALI
Dallo spezzatino alle polpette, dai cullurielli al caciocavallo arrostito. Sono, queste, soltanto alcune delle proposte e delle ricette che – continua l’assessore – sarà possibile degustare comodamente in piazza bevendo un bicchiere di vino o una birra locale, scoprendo in anteprima quella alla liquirizia del cittadino Birrificio Miresia. Ci saranno anche i panettoni artigianali fatti in casa, il cui ricavato andrà in beneficenza.
ARITIGIANATO E SOLIDARIETÀ COL SISTEMA ACCOGLIENZA INTEGRAZIONE
Corigliano-Rossano, San Demetrio Corone e San Giorgio Albanese sono alcuni dei territori di provenienza degli artigiani che saranno presenti nella due giorni: gioielli fatti a mano, centro-tavola natalizi, bambole in costume albanese, palline di Natale e candele profumate. Sarà presente anche l’Associazione Matrangolo che realizzerà con i bambini del programma del Sistema Accoglienza Integrazione (SAI) dei laboratori creativi per la realizzazione degli oggetti che serviranno per allestire l’albero e la piazza.
ZAMPOGNARI ITINERANTI, CHIESE E MUSEI APERTI PER L’OCCASIONE
La serata di sabato 21 sarà allietata da zampognari itineranti, mentre al Museo delle statue antiche Babbo Natale raccoglierà letterine e scatterà foto. Domenica 22, invece, l’intrattenimento a tema natalizio sarà a cura della Bottega dei sogni. Per due giorni – conclude Romano – il nostro Salotto Diffuso sarà come un’unica grande piazza di sapori e identità, in autentico spirito natalizio e nella quale famiglie e bambini di tutto il territorio potranno decidere di trascorrere in assoluta sicurezza e serenità momenti di svago e di intrattenimento, passeggiando tra vicoli e piazze o visitando le nostre chiese ed i nostri musei che per l’occasione resteranno aperti.
MARKETING TERRITORIALE, ISTITUZIONI E PROFESSIONISTI A CONFRONTO
Coordinati dal comunicatore strategico Lenin Montesanto (Hegheomai Mid® & Strategie di Governo), dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco Antonio Pomillo, nel corso dell’evento promosso dalle Associazioni Otto Torri sullo Jonio e Musikart in collaborazione con la Pro Loco Rossano La Bizantina, interverranno anche il Parroco della Chiesa S.Maria in Costantinopoli, Papàs Elia Hagi, il maestro pizzaiolo, Tre Rotelle Gambero Rosso Daniele Campana, il Dirigente dell’IIS Majorana di Corigliano-Rossano Saverio Madera, Giovanni Gagliardi per il progetto Catasta, la Direttrice del Polo Infanzia Magnolia di Corigliano-Rossano Teresa Renzo, i Sindaci di Longobucco, Tarsia e San Giorgio Albanese, Giovanni Pirillo, Roberto Ameruso e Gianni Gabriele, Roberto Cannizzaro Creative Manager di Roka Produzioni, Luciano Algieri de La Goletta di Schiavonea a Corigliano-Rossano, il Presidente della Pro Loco di Rossano Federico Smurra, Giuseppe Farinella per il progetto di destinazione Terre Rugiani di Roggiano Gravina, Giovanni Filareti per il progetto ‘A Cantina di Cariati, Emilio D’Agostino di Omnia Energia Spa, Francesca Felice (FFA Architetture & Design) responsabile del progetto Nostos – Chi resta in quel che resta, Giuseppe Marasco CEO di Calabria Sona, Ilario Giuliano di Coccole Books e Pasqualina Straface Presidente della Terza Commissione del Consiglio Regionale.
MARTEDÌ 17 ALLE ORE 16 L’INVASIONE PACIFICA DEL SALOTTO DIFFUSO
Martedì 17 farà tappa a Vaccarizzo Albanese, CHI RESTA IN QUEL CHE RESTA, il Progetto di provocazione esperienziale NOSTOS Identità Tempo Ospitalità, promosso da Otto Torri sullo Jonio e giunta alla sua ottava edizione. L’invasione pacifica e simbolica del Salotto Diffuso di Vakarici partirà alle ore 16, con raduno alle ore 15.45, dal Museo del costume e degli ori arbëreshe per poi raggiugere e concludersi a Palazzo di Città, nella cui Sala Consiliare, alle ore 17 prenderà avvio il confronto tra istituzioni, associazioni, professionisti e imprenditori sulle destinazioni turistiche.
NOSTOS CHI RESTA IN QUEL CHE RESTA – 8A EDIZIONE A VAKARICI
Quella in programma a Vakarici farà seguito alle diverse invasioni simboliche e di grande successo e partecipazione territoriale ospitate negli anni scorsi dal centro storico di Caloveto, con la Festa regionale dell’Entroterra, nel Parco Archeologico di Castiglione di Paludi tra i Marcatori Identitari Distintivi della Calabria Straordinaria, nel Centro Storico di Rossano con ben tre edizioni di cui due con gli studenti USA dell’Arcadia University e quelli tedeschi dell’Università di Francoforte; e poi ancora nel centro storico di Cirò e di Roseto Capo Spulico.
OBIETTIVO: RISCOPRIRE E RIAPPROPRIARSI DEL PROPRIO PATRIMONIO
L’obiettivo di NOSTOS CHI RESTA IN QUEL CHE RESTA – ribadisce l’architetto Francesca Felice (FFA Architetture & Design) – resta sempre quello di riuscire a riappropriarsi del proprio patrimonio storico, culturale ed identitario, riscoprendo fisicamente e spiritualmente il senso dei luoghi, ritornando negli spazi e nelle atmosfere della propria terra e delle origini comuni; avviare nei ed attraverso i quartieri abbandonati o anche solo non vissuti delle città una ricerca sul patrimonio e sui Marcatori Identitari Distintivi (MID); costruire una banca dati aperta; stimolare ipotesi di rigenerazione urbana creativa e senza interventi invasivi o radicali; favorire dal basso la ri-funzionalizzazione, la fruibilità ed il ri-popolamento sostenibile e durevole in chiave turistico-esperienziale; promuovere infine cultura, valori, metodi e sentimenti dell’ospitalità diffusa ed esperienziale quale pre-condizione – conclude Felice – di ogni e successivo progetto di realizzazione edilizia dell’albergo diffuso, altrimenti destinato a non partire o ad implodere e fallire.