Nel cuore dell’estate calabrese, mentre le coste si affollano e l’intrattenimento dilaga, c’è un luogo dove l’arte non intrattiene, ma cura. Torna a Cardinale il 4 e 5 agosto 2025 la nuova edizione di ‘nTramenti, il festival di arte e sostenibilità giunto alla sua quinta edizione. Un progetto che, proprio nel marzo di quest’anno, si trasforma in associazione culturale per dare ancora più forza e continuità alla sua missione: abitare i luoghi periferici con visioni nuove, valorizzando le relazioni umane e la creatività.
Il tema scelto per questa edizione è “Memoria che cura”: una riflessione sul valore della memoria come gesto attivo e rigenerativo, capace di connettere generazioni e immaginare nuovi futuri. Per le organizzatrici, la memoria non è una nostalgia del passato, ma uno strumento per comprendere l’oggi e progettare il domani.
Il programma si apre lunedì 4 agosto con “La memoria del cibo”, un incontro esperienziale condotto da Maria De Giorgio, storica dell’arte e direttrice artistica del festival, e Giuseppe Iannarella, psicologo e psicoterapeuta. Insieme condurranno il pubblico in un dialogo emotivo e simbolico su quanto l’atto del mangiare sia carico di ricordi, gesti familiari e appartenenze. Un momento partecipativo pensato per tutte le generazioni.
Alle 19.00 alcune aree del paese si trasformeranno in un museo a cielo aperto. Prende vita la mostra diffusa “Arte: cura e memoria”, che ospita – nella biblioteca comunale sita in Viale Roma – le opere fotografiche di Barbara Ranieri e di Barbara e Valentina Procopio insieme ai dipinti dell’artista Roberto Giglio. Una visita guidata speciale attraverserà le vie del paese fino a condurre il pubblico verso un’installazione site-specific realizzata dal team di ‘nTramenti in collaborazione con gli abitanti: sagome tridimensionali a grandezza naturale restituiranno la presenza di chi ha abitato quei luoghi.
Alle 22.00 appuntamento in Piazza Umberto I: la danza si fa linguaggio potente di rinascita grazie alle giovani allieve dell’Ater Ballet di Soverato che si esibiranno in alcune coreografie tratte da “Soul & Fire”, in un’esplosione di corpi, musica e passione. Una performance capace di accendere la piazza e concludere la giornata con energia e bellezza condivisa.
Il 5 agosto sarà la parola a dare avvio alle attività, con la passeggiata poetica a cura di Daniel Cundari: versi, lingua, dialetto, e pensiero si intrecceranno in un percorso itinerante che parla di identità e trasformazione.
La giornata si concluderà, dopo la realizzazione di un lavoro collettivo su muro, con il concerto “Nel segno del Mediterraneo” di Francesco Denaro e Francesco Magarò. Un viaggio musicale tra sonorità ancestrali e nuove visioni, in equilibrio tra radici e sperimentazione.
Durante le due giornate del Festival sarà presente l’illustratore Giulio Mosca, noto al grande pubblico social come “Ilbaffogram”. L’artista realizzerà un intervento artistico sulla parete della scuola del paese, murales che andrà ad unirsi ai due già presenti realizzati nell’edizione del 2024. La sua partecipazione rappresenta un’occasione rara e importante per una piccola comunità come quella di Cardinale: un gesto concreto di arte pubblica e un’opportunità per incontrare un artista professionista tra i più seguiti nel panorama contemporaneo.
Partecipare a ‘nTramenti significa scegliere un altro modo di vivere l’estate: più lento, più profondo, più autentico.
Chi decide di raggiungere Cardinale fa una scelta diversa: quella di prendersi cura, di ascoltare, di condividere. Di credere che la cultura possa trasformare davvero un territorio. Ogni attività è pensata con e per il luogo, nulla è calato dall’alto. Il festival diventa così un gesto di responsabilità collettiva, un patto generativo tra chi resta e chi torna.
Divenuto associazione culturale nel marzo 2025, ‘nTramenti è oggi una rete attiva composta da sette giovani donne che vivono tra Cardinale, Brognaturo e altri piccoli comuni calabresi. Dopo le due giornate di Cardinale, il festival proseguirà infatti il 20 e 21 agosto a Brognaturo, continuando quel cammino iniziato cinque anni fa e che oggi, con ancora più energia, vuole contrastare lo spopolamento e restituire dignità e futuro ai luoghi dell’entroterra.
Perché, come ricorda uno degli slogan del festival, la memoria non è un luogo da custodire: è un campo da coltivare.