Nella parrocchia di Santa Maria Goretti, nel quartiere Savutano, i bambini del catechismo guidati dal parroco Don Pino Angotti, dagli animatori dell’oratorio e dai catechisti hanno dato vita a un Natale speciale, con iniziative che hanno unito spiritualità, solidarietà e riflessione. Inserite nel progetto internazionale “Hanno sloggiato Gesù”, queste attività hanno coinvolto la comunità parrocchiale, imprenditori locali, gli ammalati del quartiere e tante famiglie, riportando al centro i valori autentici di questa festa.
Tra le iniziative più significative: i bambini hanno realizzato e distribuito simbolici Bambinelli nelle attività commerciali e agli ammalati raccogliendo offerte destinate a sostenere le famiglie del Libano. Questo gesto ha rappresentato un messaggio di speranza e accoglienza, sottolineando l’importanza di non dimenticare chi è in difficoltà.
Un momento particolarmente emozionante si è svolto il 21 dicembre durante la festa di Natale in oratorio, dove i bambini del catechismo hanno messo in scena un breve ma intenso momento di recitazione. Il titolo della breve rappresentazione “Lamezia/Betlemme solo andata”, ha dato il via a una riflessione tra passato e presente. Sul palco si sono confrontate due famiglie: una del 1989 e una del 2024.
La breve scena ha mostrato come, nel 1989, la famiglia vivesse un tempo di autentica condivisione: tutti – nonni, genitori e figli – seduti attorno a un’unica tavola, guardandosi negli occhi, parlando, sorridendo e aiutandosi a vicenda respiravano un’aria di serenità e pace, un momento di pienezza e comunione. Questo quadro è stato messo a confronto con la realtà odierna, stimolando una riflessione profonda sul valore della famiglia, spesso dimenticato nell’era digitale e consumistica.
Il progetto “Hanno sloggiato Gesù” nasce nel 1997 ispirato da una riflessione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Quest’anno nella parrocchia di Santa Maria Goretti, questo momento di riflessione ha permesso ai bambini e alla comunità di vivere un Natale diverso, mettendo al centro il dono, l’accoglienza e il messaggio di Gesù.
Un Natale che, grazie a iniziative come questa, ci invita a riscoprire l’autenticità della festa: uno spazio di condivisione, solidarietà e amore, dove il Bambinello non è “sloggiato” ma accolto con gioia nei cuori e nelle case.