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Campo operativo del Rotary club di Catanzaro agli scavi archeologici di Sellia Marina

Il Club Rotary di Catanzaro si impegna a contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, in linea con le azioni di pubblico interesse promosse dal Rotary International. A tal fine, la presidente Elena Grimaldi ha immaginato un progetto ambizioso: creare reti virtuose che possano generare opportunità di crescita per l’area istmica calabrese, attraverso l’adesione all’iniziativa che mira alla formazione dell’area metropolitana Catanzaro-Lamezia.

In questo contesto, si inserisce la recente visita agli scavi archeologici nella località Uria di Sellia Marina. I recenti ritrovamenti sottolineano l’importanza centrale dell’area istmica catanzarese, evidenziando un rapporto sincretico tra passato e futuro. Qui, le varie aree di azione del Rotary si intrecciano, dalla tutela ambientale allo sviluppo comunitario, passando per l’educazione e la costruzione della pace. La Calabria, cuore del Mediterraneo, non ha solo una rilevanza storico-archeologica, ma, se le sue potenzialità fossero adeguatamente analizzate e sfruttate, potrebbe proiettarsi verso un futuro di riscatto, superando l’abbandono e la marginalità.

Basterebbe considerare l’affaccio dei vari continenti su questo mare come una realtà economico-commerciale, già crogiolo di culture e luogo di formazione della civiltà. Con questo spirito, il Club Rotary intende promuovere e diffondere le scoperte archeologiche dell’area, sottolineando una visione integrata: i luoghi non devono essere percepiti come entità isolate, ma come punti di connessione all’interno di reti più ampie, dove ogni parte ha un ruolo in relazione alle altre.

Durante la visita a Sellia Marina, l’attenzione si è focalizzata sulle numerose tracce del passato. Che si tratti dell’antica Trischene o di un altro sito ancora da identificare, è tutto da verificare. Tuttavia, una cosa è certa: gli scavi condotti dal Gruppo Archeologico Ionico, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Torinese e sotto la stretta supervisione della Soprintendenza e della direttrice Aisa, celano qualcosa di straordinariamente importante. Questo patrimonio non riguarda solo il comune di Sellia Marina o Taverna, proprietario dell’area, ma un territorio più vasto che si interconnette con l’intera area istmica, la regione Calabria e l’intero bacino del Mediterraneo.

In località Uria, le nuove scoperte hanno rivelato ambienti con imponenti strutture murarie in opus reticulatum e opus testaceum, con murature che superano i due metri di altezza. I diversi materiali ritrovati, ancora in fase di analisi, testimoniano una frequentazione residenziale risalente all’età romana, dal periodo repubblicano a quello imperiale. Questi resti e tracce vivono grazie all’instancabile lavoro dei volontari, provenienti soprattutto dalla Francia e da Torino, ospitati dal Gruppo Archeologico Ionico dal 2006, accolti con la generosa ospitalità del cuore calabrese.

Un ringraziamento speciale va a questi meravigliosi volontari, tra i quali spicca il giovane dott. Jacopo Corsi di Torino, esperto numismatico, e al presidente del Gruppo Archeologico Ionico, Tonino Gualtieri, che da anni sostiene con passione, determinazione e professionalità le scoperte archeologiche dell’area.

Qual è l’augurio? Che la Regione trovi le risorse per accogliere sempre più volontari, migliorando le condizioni di lavoro, e che aiuti i calabresi a riscoprire l’amore per la propria terra, attraverso lo studio e la creazione di opportunità lavorative in questo settore. È auspicabile una collaborazione tra amministratori locali per la ricerca di tracce culturali comuni e la creazione di centri di cultura e ricerca che, dal piano alla Sila, possano potenziare i benefici derivanti dalla vicinanza tra il mare e le montagne, in un paesaggio unico per forme e colori.

Una Calabria chiusa in se stessa non può proiettarsi nel Mediterraneo rivendicando la sua centralità geografica come strumento di riscatto e luogo di convivenza pacifica tra popoli. Il motto del nostro anno rotariano 2024-2025 è “Magia del Rotary”, perché crediamo fermamente in un mondo migliore. 

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