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Equità educativa, formazione per i docenti dell’Ic 1 di Gioia e dell’Iis ‘Einaudi – Alvaro’ di Palmi

Il bisogno oggettivo di arricchire le conoscenze degli alunni strutturando una concreta equità educativa. Partendo da questo principio l’Istituto comprensivo “F. Pentimalli” di Gioia Tauro e l’Istituto di Istruzione superiore “Einaudi – Alvaro” di Palmi” hanno pianificato, attraverso un’azione sinergica fra le due istituzioni scolastiche, un corso di formazione per i propri docenti. Nello specifico è stato trattato il tema “Distribuire la leadership per migliorare gli apprendimenti e l’equità educativa!”.

Il compito di introdurre e coordinare i lavori è toccato al sociologo specialista e giornalista Antonio Iapichino, in video-conferenza da Mirto Crosia, in provincia di Cosenza, mentre il relatore-formatore, in collegamento da Bologna, è stato Angelo Paletta, Direttore del Disa, Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna. Alla folta platea hanno portato i saluti il dirigente scolastico delle due scuole, Domenico  Pirrotta, evidenziando l’evoluzione dell’attività educativa e formativa, il docente dell’Ic di Gioia Tauro Luigi Nicodemo Pontieri, che ha fatto notare come nella scuola italiana e in quella calabrese in particolare, serva un cambio di marcia nella formazione, mentre, in collegamento da Busto Garolfo, in provincia di Milano, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo ‘Tarra’, Maria Assunta Lattuca, ha messo in luce la necessità di una maggiore distribuzione dei compiti.  

Il professor Paletta, attraverso un intervento ben strutturato, ha delineato il bisogno delle nuove modalità di apprendimento. Un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’acquisizione dei saperi e non soltanto come luogo fisico. Il formatore ha evidenziato che nella scuola c’è molta innovazione e tanti insegnanti sperimentano nuove modalità didattiche. Il bisogno – ha detto – di costruire una “comunità di apprendimento”, con una reale distribuzione della leadership per rendere le scuole più eque e inclusive. Lo stesso cattedratico ha messo in risalto che l’apprendimento da parte degli studenti è determinata da una serie di fattori, il background dell’alunno, ma anche le eventuali ripetenze e il livello di preparazione in entrata. A suo giudizio a influire nell’acquisizione delle conoscenze, vi sono anche cause esterne, fra cui il clima, la composizione e i fattori strutturali della classe, oltre al territorio, la scuola, l’insegnante. Infine, il professor Paletta ha lanciato l’input sulla comunità di apprendimento professionale, diversificando una serie di elementi rispetto all’approccio metodologico di tipo tradizionale. Evidenziando che nella comunità di apprendimento norme e valori sono condivisi intorno alle aree strategiche; il personale è collaborativo e cooperativo. In altre parole, la leadership è ripartita e ognuno impara dagli altri, vivendo in un contesto di collegialità, in cui vi è un’attenzione comune sull’apprendimento e le aspettative degli alunni. L’incontro formativo si è concluso con un reale momento di interazione e confronto fra il relatore e la platea.

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