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“Casa Calabria 100”: i Templari Federiciani plaudono al progetto di Occhiuto

“Casa Calabria 100” è un’iniziativa che consentirebbe non soltanto di stimolare l’economia e contrastare lo spopolamento, ma anche di risanare la memoria storico-culturale della nostra regione attraverso il recupero di quei borghi dall’odore templare.

E’ quanto dichiara in una nota il Gran Priore del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria Filomena Falsetta, esprimendo grande apprezzamento per il progetto del Presidente dimissionario Roberto Occhiuto rivolto alla valorizzazione delle aree interne della Calabria, che prevede un incentivo fino a 100mila euro per acquistare e ristrutturare le abitazioni presenti in esse.

Una proposta, quella di Occhiuto, che permetterebbe di rispolverare uno dei capitoli storico-culturali più affascinanti della storia regionale calabrese, inserendolo in un tema di interesse turistico, storico e culturale moderno, attraverso il restauro di quei borghi che combinano spiritualità, storia e cultura, in quanto rappresentano testimonianze uniche di un passato glorioso, e capaci non soltanto di rigenerare le comunità, ma di promuovere un senso dei luoghi attraverso la riscoperta delle radici storiche della nostra regione, tramandandolo con forza e attualità alle nuove generazioni per un futuro più sostenibile e resiliente.

Il nostro Ordine – continua Falsetta -, guidato a livello internazionale dal Gran Maestro Federiciano S.E. Corrado Maria Armeri, oggi si caratterizza per un’interpretazione moderna di quei borghi, e di come questi possano essere gestiti e valorizzati anche attraverso un connubio tra valorizzazione del patrimonio storico-culturale e promozione della sicurezza sul territorio, che metta in risalto il legame dei Templari con le Forze dell’Ordine, che per noi rappresentano non soltanto un elemento di richiamo simbolico, ma la continuità dei valori di protezione e tutela.

Ritengo che ristrutturare le aree interne della Calabria significhi, dunque, rimettere in piedi quei luoghi in grado non solo di rievocare la storia, ma di legare la protezione del passato con quella del presente all’insegna di quella continuità – conclude.

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