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“Basta cultura legalità”, il vescovo Morrone sulle dichiarazioni di don Nuccio Cannizzaro: “L’omelia non esprime opinioni, offre speranza”

“Ricordando quanto papa Francesco ha insegnato in Evangelii Gaudium (135-144), egli ribadisce che l’omelia, parte integrante della liturgia eucaristica, non esprime opinioni, offre speranza, orienta al futuro e non lascia gli ascoltatori prigionieri della negatività. Essa deve aderire alla Parola di Dio e rispondere al delicato compito di illuminare le coscienze”.

La Chiesa reggina risponde con una nota alle polemiche suscitate dalle dichiarazioni di don Nuccio Cannizzaro, durante la Santa Messa celebrata ai fedeli partecipanti al Convegno di Forza Italia, nella giornata ieri domenica, 3 agosto.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, durante l’omelia e davanti ai big di Forza Italia, il prete avrebbe criticato “la cultura della legalità che tanti danni ha fatto”, invocando il “ripristino dell’immunità parlamentare”, perché “il potere scelto con il voto dagli italiani deve avere la supremazia, solo così si può far volare in alto il Paese”. Aggiungendo: “Gesù è stato il primo ad andare contro la rigida legge ebraica”.

All’indomani di quelle parole, lo stesso Cannizzaro ha dichiarato, attraverso le colonne de L’Avvenire Calabria, di aver “preso le distanze dalla cultura del giustizialismo” e che il suo pensiero “non può essere usato strumentalmente per asserire di un mio attacco alla Magistratura di ogni ordine e grado”.

Sulla questione è intervenuto, in queste ore, l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, Fortunato Morrone con l’intenzione di “manifestare alcune precisazioni”, si legge nel documento.

Dopo aver affermato, citando Papa Francesco, che l’omelia “non esprime opinioni, offre speranza, orienta al futuro e non lascia gli ascoltatori prigionieri della negatività”, Morrone ha evidenziato: “La Chiesa di Reggio Calabria ha sempre operato nella formazione dei giovani e degli adulti per una presenza attiva nella vita sociale, culturale e politica, nella prospettiva del bene di tutti. Per questo ha dato vita a un Istituto di Formazione Socio-Politica che promuovesse sistematicamente la formazione alla partecipazione e alla legalità. Inoltre i pastori hanno sempre tenuto a rispettare le istituzioni e portato avanti un proficuo dialogo e collaborazione con la magistratura, come di fatto il cammino attuale della Chiesa reggina può documentare”.

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