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In Calabria presentato libro di Biagio Maimone a favore della cultura della Pace, del dialogo interreligioso e interculturale benedetto da Papa Francesco

Con lo slogan “Calabria per la Pace e per il dialogo” si è tenuta, a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio Marina, in provincia di Catanzaro, la presentazione del libro “La Comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, del giornalista Biagio Maimone, il quale ha posto in evidenza il valore della parola “vitale“, tale in quanto intesa come fulcro attorno a cui ruota lo sviluppo sociale ed umano, nonché la relazione umana, collegando la parola vitale al tema del turismo di relazione.
La presentazione è avvenuta
nel corso del Tour “Vita da Ostello con ArtHo“, organizzato dalla Rete Italiana di Ostelli “C.I.A.O. A.M.I.C.O. Hostelling International“.
Ha partecipato al dibattito Don Angelo Comito, già missionario in Madagascar, il quale è intervenuto sull’importanza dell’uso della parola, rimarcando la necessità che essa si prefigga la finalità di porre l’uomo al centro di ogni contesto. Don Angelo Comito ha affermato, inoltre, che il  termine “socio-umanitario”, utilizzato da Biagio Maimone, per definire la comunicazione e la sua missione, rimanda al concetto di nuovo umanesimo.
Biagio Maimone è
Direttore della Comunicazione dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” (voluta da Papa Francesc), il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco e Coordinatore per l’Italia del World Religious Tourism Network – WRTN, Rete Mondiale del Turismo Religioso,
I contenuti del suo libro “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, hanno ricevuto la Benedizione Apostolica di Sua Santità Papa Francesco,  l’apprezzamento del Segretario di Stato della Santa Sede Cardinale Pietro Parolin, dell’Imam Nader Akkad della Grande Moschea di Roma e di altre illustri personalità.
Il saggio di Biagio Maimone, noto anche come “Il giornalista dei poveri” 
propone la necessità di un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale della società odierna.
Sulla scorta della constatazione delle innumerevoli comunicazioni distorte,  veicolate dai media e da molti mezzi di comunicazione, compresi i social ed alcuni contesti del mondo politico,  foriere di sottocultura, che non può essere consentita in quanto impoverisce la società civile deteriorando le relazioni umane, Biagio Maimone ritiene che non sia più rimandabile la necessità di far vivere un linguaggio scevro da menzogne, da offese e dal turpiloquio.
La violenza, il cyberbullismo e l’incitazione all’odio non devono essere avvolti dal silenzio, ma combattuti da un sano impegno che disciplini l’uso della parola in modo che essa non divenga strumento di violenza facendo degenerare l’intera società verso l’involuzione morale.
Nell’ambito della vita politica,  ultimamente, si fa strada, sempre più,  l’uso di toni molto violenti ed anche l’utilizzo dell’insulto per esprimere il proprio dissenso. Ciò avviene anche nell’ambito della politica internazionale.
È in corso la pubblicazione del suo secondo libro intitolato “La Poesia della Fede“, che tratta il tema del dialogo interreligioso e sviluppa le tesi contenute nel Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”.
Biagio Maimone, in veste di Direttore della Comunicazione dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, ha richiamato, mediante il giornalismo, alla necessità di far vivere il dialogo interreligioso e il dialogo interculturale, la pace e la solidarietà, attraverso le iniziative dell’Associazione, che si qualifica nei termini di attività di comunicazione giornalistica a favore dei bambini poveri ed ammalati dell’Egitto. L’Associazione è stata fondata in seguito alla sottoscrizione del Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune” da parte di Sua Santità Papa
Francesco e da parte del Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, in data 4 febbraio 2019..
Il suddetto Documento ha dato vita a numerosi frutti, tra i quali la  realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica, edificata nella città di Abu Dhabi, che è uno tra i progetti più rilevanti in quanto pone le basi del dialogo interreligioso creando uno spazio fisico, un territorio comune su cui sono stati edificati tre luoghi di culto diversi (una Chiesa, una Sinagoga e una Moschea), posti l’uno accanto all’altro, in ciascuno dei quali si praticano religioni diverse, le quali si interfacciano reciprocamente per dialogare su ogni tema della vita religiosa ed umana.
Gli altri progetti seguiti dal giornalista Maimone sono stati l’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà‘, che è stato inaugurato il 5 maggio 2024 nella città Il Cairo, le Cliniche Mobili itineranti, l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù del Cairo”, che è il primo Ospedale del Papa fuori dall’Italia, la “Scuola della Fratellanza Umana” per le persone portatrici di disabilità, la “Catena dei Ristoranti della Fraternità Umana”, denominata ‘Fratello‘, che offre pasti gratuiti alle famiglie bisognose egiziane.
Maimone, a margine della conferenza di presentazione, riferendosi a Papa Francesco, ha dichiarato: «Papa Leone XIV, come Papa Francesco, si prefigge l’intento di affrontare le sfide dell’epoca attuale, anche quelle più drammatiche,  come lo sono le innumerevoli guerre disseminate nell’universo, ma va oltre e chiede una Chiesa che guardi a Gesù e lo ponga al centro, per essere veramente la Chiesa che Gesù ha chiesto che vivesse.
L’anelito che guida il pontificato di Papa Leone XIV è di natura missionaria ed è strettamente collegato, anzi deriva necessariamente, dalla Chiesa di Gesù.
Il cristiano è chiamato ad essere un missionario, non può che esserlo se in lui vive la fede in Cristo. Lo sottolinea  chiaramente Papa Leone XIV, ed anche oggi, 6 luglio 2025, lo afferma dalla finestra del Palazzo Apostolico, in occasione dell’Angelus.
Gli apostoli, coloro che seguirono Gesù e ne diffusero gli insegnamenti, erano missionari. Erano missionari in quanto si posero in cammino per predicare  la parola di Gesù e farla conoscere,  affrontando infinite sofferenze ed anche la persecuzione. Divennero testimonianza viva di Gesù, come Egli aveva chiesto loro.
Ogni cristiano è chiamato ad essere testimonianza viva della fede ed è questa la sua missione. Per farlo deve mettersi in cammino, ossia deve testimoniare l’essere cristiano. Il termine “cammino” è da intendersi come gesto concreto alla stregua di chi parte per una missione sublime. 
Si intraprende un cammino nuovo, rinnovati dalla fede.
Non basta pregare, allora ?
Certo non basta, occorre essere testimonianza viva di azioni che solo chi crede veramente riesce a compiere.
Papa Leone XIV interpella le nostre coscienze dormienti?
Certo, lo fa . 
Lo fa con la certezza di risvegliare in ognuno il senso di un cristianesimo che si metta in moto al fine di dare i suoi frutti, in quanto si osserva un cristianesimo “dormiente” , che occorre ridestare.
Impresa ardua quella di Papa Leone XIV, ma è la sua missione .
Nell’omelia pronunciata in seguito alla sua elezione, nella Messa “pro ecclesia”, celebrata con i cardinali, ha affermato che l’ impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità è “sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo “.
Quindi Cristo al centro dell’impegno della Chiesa, che prefigura un rinnovamento spirituale della stessa Chiesa.
Evangelizzare è la missione della Chiesa che Gesù ha testimoniato di voler costruire.
La Chiesa deve essere, dunque, la Chiesa di Cristo, quella che Cristo ha chiesto e voluto che fosse, lasciata in eredità ad ogni essere umano»
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