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Marcatori Identitari modello replicale in UE: progetto regionale sarà presentato a Bruxelles

“Il progetto sperimentale di analisi della competitività turistica ed economica dei territori basato sulla definizione, sulla mappatura e sulla narrazione esperienziale dei Marcatori Identitari Distintivi (MID), messo in campo dalla Regione Calabria rappresenta un modello innovativo rispetto ai metodi di promozione regionali e nazionali. Per queste ragioni, può essere replicabile su scala nazionale ed europea per far emergere e rafforzare la proposta, l’attrattività e le occasioni di sviluppo regionale eco-sostenibile, anzi tutto delle aree interne, periferiche o comunque meno conosciute e battute dai mercati e target turistici internazionali”.

 

È quanto dichiara Denis Nesci, membro della Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento Europeo annunciando che contenuti, strategie e nuove prospettive anche comunitarie del progetto regionale dei MID, chiave di lettura e di sviluppo del programma Calabria Straordinaria, saranno presentati ufficialmente il prossimo mercoledì 8 novembre nella sede dell’Europarlamento a Bruxelles.

 

“All’evento promosso dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR-Group), ospitato nella Sala 1H1, coordinati dal giornalista Francesco Scopelliti, interverranno insieme a Nesci anche il capodelegazione di Fratelli d’Italia all’Europarlamento Carlo Fidanza, la presidente della Prima Commissione Affari Istituzionali e Generali del Consiglio Regionale della Calabria Luciana De Francesco e Lenin Montesanto, ideatore della definizione dei MID e Program Manager della Cabina di Regia sui MID che nei mesi scorsi ha consegnato alla Regione Calabria la proposta ufficiale di mappatura dei 100 marcatori sulle cinque province calabresi che sarà illustrata in dettaglio nel corso dell’iniziativa.

 

La visione e l’analisi metodologica dei MID è stata fatta propria dalla Regione Calabria attraverso il Manuale Strategico dello Sviluppo dei Turismi in Calabria, presentato ufficialmente alla Bit 2022 di Milano. In esso, importante strumento concettuale e propedeutico alla messa a terra del programma Calabria Straordinaria, viene acquisita e formalizzata la definizione di Marcatore Identitario Distintivo (MID) come quell’elemento materiale o immateriale che, dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, agroalimentare, antropologico è riconducibile a un determinato territorio, non necessariamente in modo immediato né preponderante, ma che in termini comparativi può essere considerato unico nel suo genere.

 

 

Il punto di partenza della nuova progettazione costruita sui MID, che la Regione guidata dal Presidente Roberto Occhiuto ha finalizzato alla riscrittura della narrazione turistica della Calabria per destagionalizzarla e internazionalizzarla come destinazione esperienziale, è il sostanziale superamento del cliché paesaggistico-naturalistico come chiave di lettura esclusiva e molto spesso auto-referenziale del marketing territoriale, prevalso fino ad oggi.

 

Con la rilettura e mappatura dei territori attraverso i MID, il quadro storico-paesaggistico-naturalistico e antropologico, dal patrimonio marittimo a quello montano, da quello architettonico e quello archeologico, da quello religioso a quello enogastronomico, quasi mai considerabile realmente esclusivo sia per l’analoga disponibilità su scala globale sia per la declinazione sempre più plurale, soggettiva ed esperienziale dei turismi e del viaggiatore contemporaneo, diventa complementare rispetto a quegli elementi rintracciabili solo ed esclusivamente in una specifica destinazione e che attribuiscono ad essa un oggettivo valore aggiunto.

 

E da questo punto di vista – aggiunge Nesci – dalla individuazione e localizzazione dei MID emerge non soltanto una nuova geografia turistica dei territori, arricchita di potenziali destinazioni turistiche fino ad un momento prima inedite ed inesplorate e sulle quali costruire adeguate strategie di comunicazione interna ed esterna, ma anche una diversa carta geo-politica dello sviluppo regionale possibile sulla base della quale riposizionare e ri-orientare le strategie di investimento nazionale e soprattutto comunitario per la coesione e la riduzione delle disparità nell’Unione Europea”.

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