Appuntamento domenica prossima 15 dicembre, alle ore 17,30, presso l’hotel Presidente di Siderno con la presentazione dell’ultima fatica letteraria della psicologa e psicoterapeuta Filomena Drago. “Non rispondere”, edito dalla Luigi Pellegrino Editore, è il racconto di una storia semplice di ordinaria violenza domestica la cui protagonista è una bambina, Maria, che vive serenamente con la mamma in una piccola casa di paese. Il padre è lontano per lavoro, emigrato in Germania, e rientra ogni tanto. Ma questi rientri brevi sconvolgono, presto, la vita della bambina. Il padre, di fatto, è un uomo rozzo e violento. L’onda della violenza così si amplifica sempre di più. I fatti vengono raccontati da Maria con sofferenza e chiarezza. «Il messaggio che vuole mandare il libro – spiega l’autrice Filomena Drago – è che esiste la possibilità di uscire dai propri drammi e dalla violenza, senza cedere o combatterla con le sue stesse inumane armi».
Filomena Nuccia Drago è nata a Messina, ha trascorso infanzia e adolescenza a Martone, paesino dell’entroterra della Calabria Jonica. È psicologa psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico e, soprattutto, attenta lettrice dell’animo umano. Nel 2015 pubblica il suo primo romanzo Viola, storia di rinascita al femminile. Segue nel 2017 Diario da una finestra sul mare, una raccolta di storie al femminile che raccontano di violenza e insieme di rinascita. Nel 2019 pubblica la raccolta di fiabe La collina incantata che rinnova il messaggio della bellezza e delle emozioni che rendono intensa e cara la vita. Nel 2021 pubblica Sono Sbagliata, il racconto di un percorso terapeutico per un apprendimento del linguaggio dell’anima. I libri della Drago hanno avuto inoltre una buona rispondenza di pubblico e sono stati presentati in parecchie scuole della provincia di Reggio Calabria e sono stati oggetto anche di tesine di diploma ed anche di qualche laurea. L’autrice continua nel suo impegno di cura delle persone e della comunità a cui appartiene e nell’impegno di divulgare e condividere le buone pratiche apprese nell’arco di quarant’anni di lavoro. Attualmente conduce sistematicamente “Cantieri di libroterapia” dove attraverso il racconto, in chiave psicoanalitica, delle storie provenienti da tutto il mondo il linguaggio della psicoanalisi entra in relazione.