Con il patrocinio del Comune della Fondazione “Lelio Luttazzi”, il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, organizza una conversazione avente come tema “1923-2023: nel centenario di Lelio Luttazzi”. Nasce a Trieste il 12 aprile 1923, studia giurisprudenza all’Università di Trieste, comincia a suonare il pianoforte a orecchio e si divide fra il jazz (che suona in casa o con amici) e la musica leggera, con la quale, insieme ad alcuni compagni di università, si guadagna un po’ di soldi suonando nei bar e negli stabilimenti balneari. In questo periodo scrive la sua prima canzone, “Il giovanotto matto”, che gli viene chiesta da Ernesto Bonino e diventa un successo.
Alla fine della guerra Luttazzi si trasferisce a Roma e qui comincia a frequentare l’ambiente del jazz e della musica leggera insieme a nomi come Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Gianni Ferrio. Teddy Reno (Ferruccio Ricordi), anche lui triestino di nascita, gli propone di diventare il direttore artistico della sua etichetta discografica. Quando l’avventura finisce, Luttazzi fonda un’etichetta con Gorni Kramer. Luttazzi intanto scrive canzoni di successo per altri interpreti (“Souvenir d’Italie”, “Vecchia America”, “Una zebra a pois”), comincia a proporsi anche come cantante (il suo primo disco è “Canto anche se sono stonato”, 1961), lavora alla radio, debutta in ruoli cinematografici (è anche in “L’avventura” di Michelangelo Antonioni) e televisivi (“Sentimentale”). Diventa una presenza fissa della TV degli anni Sessanta, con programmi come “Il paroliere questo sconosciuto”, “Il signore di mezza età”, e soprattutto “Studio Uno”. Si dedica alla composizione di colonne sonore per il cinema e di musiche per il teatro, accetta ruoli in parecchi film (di Luciano Salce, Dino Risi, Alessandro Blasetti). Il 6 gennaio 1967 conduce la prima di numerosissime puntate di “Hit Parade”, programma radiofonico del venerdì che presenta la Top Ten dei dischi più venduti in Italia. Ancora TV (“Doppia coppia” con Sylvie Vartan), cinema (“Lo smemorato” con Luciano Salce), canzoni (“Sono tanto pigro”, “El can de Trieste”), poi, all’inizio degli anni Settanta, incappa in una vicenda giudiziaria dalla quale esce innocente ma non indenne, tanto che si allontana dal mondo dello spettacolo. L’incontro organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà” prevede un cast ricco di interventi, come quelli del Sindaco di Trieste Roberto Di Piazza, del direttore della Biblioteca Statale di Trieste “Stelio Crise” Francesca Richetti”, della moglie del grande showman Rossana Luttazzi, tra l’altro anche Presidente della Fondazione “Lelio Luttazzi”. Faranno parte della giornata di studi anche Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà” ed Antonino Megali (Vicepresidente del sodalizio organizzatore). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 19 maggio.