“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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Il mediano di Mauthausen di Francesco Veltri – La nuova edizione aggiornata con inserto fotografico inedito

«Vittorio Staccione è la dimostrazione storica della ricerca dell’uguaglianza tra le persone e della comprensione reciproca, della voglia di socialità e democrazia. Questa figura, ingenua per alcuni versi, idealista e genuina negli atteggiamenti, ha attraversato, e purtroppo subito in modo tragicamente ultimativo, il periodo più buio della storia umana recente. Egli ci ha lasciato un’eredità immensa, ed è nostro dovere non dimenticare e rinnovare tale messaggio di fraternità, uguaglianza e sportività».

 

Dall’introduzione di Federico Molinario, pronipote di Vittorio Staccione

 

Questa è la storia di un calciatore. Ma non un calciatore qualunque. Si chiama Vittorio Staccione, e la sua vita cambia radicalmente in un freddo pomeriggio d’inverno del 1915, nella Torino operaia. Ha appena undici anni e sta giocando a pallone insieme ai suoi amici del quartiere quando viene notato da Enrico Bachmann, il mitico capitano granata. «Ti andrebbe di allenarti con i ragazzi del settore giovanile?» Vittorio risponde di sì. Una svolta che è per sempre. In pochi anni diventerà un elemento importante del Torino, fino alla conquista dello scudetto insieme a campioni assoluti come Libonatti, Baloncieri e Rossetti. Ma alla passione per il calcio, Vittorio, spinto da suo fratello Francesco, alterna quella per la militanza politica, condotta dalla parte della classe operaia, dei contadini, degli sfruttati, di tutti gli uomini e le donne assetati di giustizia. Una scelta di resistenza che, in un periodo in cui la dittatura fascista inizia a perseguitare chi non si allinea al regime di Benito Mussolini, pagherà molto cara: nell’inferno sulla terra dei lager nazisti. Una vicenda di grande valore morale e civile, riscoperta e raccontata da Francesco Veltri grazie alla collaborazione di Federico Molinario, pronipote del “mediano di Mauthausen”, che ancora oggi risplende nell’esempio di dignità e lotta lasciatoci da Vittorio Staccione.

 

Francesco Veltri (Cosenza, 1979) è giornalista al «Corriere della Calabria». Nel 2024 ha pubblicato il suo secondo libro Basta. Storia di un allenatore minore.

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