Giovedì 27 novembre, dalle 9:00 alle 13:00, la Sala Giorgio Leone della Biblioteca Nazionale di Cosenza, in Piazza Toscano, ospiterà la terza Maratona Filosofica della Biennale Filosofia, intitolata “Interconnessioni”.
L’iniziativa, organizzata da Civitas Solis Cosenza aps, si configura come un appuntamento culturale di rilievo per la città e per tutto il territorio.
La Maratona nasce con un obiettivo preciso: riportare la filosofia tra le persone, restituirle un ruolo civile e quotidiano. Non come disciplina astratta, ma come esperienza collettiva capace di unire pensiero e vita reale, riflessione e partecipazione.
A guidare questa edizione saranno cinque relatori di spicco, ciascuno portatore di una prospettiva essenziale del nostro tempo:
Si partirà da Roberta Guzzardi, con la quale Stefania Maranzano dialogherà affrontando i temi della psiche nel tempo delle fragilità diffuse; con Francesco Perri poi offrirà uno sguardo filosofico sulla musica. Dopo di lui Giovanni Bianco, dialogando con Vincenzo Gaglianese, approfondirà la Costituzione come luogo di diritti, doveri e cittadinanza attiva; infine Francesco Luigi Gallo aprirà uno spazio dedicato alla mistica, alle domande ultime che attraversano l’esperienza umana.
“Interconnessioni” rappresenta un invito rivolto alla città: ritrovare il gusto del pensiero come incontro, costruire nuovi legami culturali, abitare la Biblioteca come un luogo pubblico e vivo, accessibile a tutti.
La Maratona arriva a una settimana di distanza dal successo della precedente edizione, “Interazioni”, svoltasi lo scorso 20 novembre, sempre presso la Biblioteca Nazionale. Un incontro che ha visto la partecipazione di relatori di alto profilo — Renato Guzzardi (Geometrie), Francesco Garritano (Sovranismi), Daniele Miglietti (Arte), Aida Leone (Salute) — e un pubblico attento, partecipe, numeroso. Un segnale chiaro: a Cosenza esiste una comunità desiderosa di confrontarsi, ascoltare, riflettere.
Con questa nuova tappa, la terza di quattro Maratone di filosofia, la Civitas Solis rilancia una sfida culturale che è anche civile: trasformare gli eventi in processi, creare continuità, rafforzare un tessuto di partecipazione che possa crescere nel tempo. In un’epoca segnata da rumore, distrazione e solitudini diffuse, la Biennale Filosofia vuole aprire uno spazio diverso: più lento, più interconnesso, più umano.
