La violenza di genere attraversa e coinvolge l’intera società, pertanto va combattuta in ogni contesto sociale e professionale. Ne è fortemente convinta la direzione della Banca Montepaone – Credito Cooperativo che, lo scorso 30 ottobre, con il patrocinio di iDEE – Associazione delle Donne del Credito Cooperativo, ha organizzato il convegno “I volti invisibili della violenza di genere”, presso la sala conferenze di Banca Montepaone, a Montepaone Lido.
Momenti di confronto e riflessioni condivise si sono susseguiti offrendo esperienze e strumenti concreti per sensibilizzare e prevenire la violenza in continua crescita contro le donne. Ad intervenire al convegno, introdotto dai saluti di Antonio Dodaro, direttore generale di Banca Montepaone, Maria Clausi, giudice onorario presso il Tribunale di Catanzaro, e la presidente di iDEE, Teresa Fiordelisi, che ha sottolineato “l’impegno quotidiano della nostra associazione in percorsi di educazione e prevenzione della violenza di genere, dramma che non riguarda solo le donne, bensì tutte e tutti, minando lo sviluppo dell’intera società”.
Si è soffermata, infatti, sull’importanza di scardinare modelli culturali, strutture di potere e meccanismi di controllo che si perpetuano nel tempo. “Il retaggio culturale che abbiamo ereditato – e condiziona tanto le nuove generazioni quanto gli adulti – è spesso caratterizzato da visioni stereotipate e sessiste della figura femminile, del ruolo di uomini e donne nella vita domestica e in quella pubblica, del modo di vivere le relazioni, troppo spesso basate sul concetto di possesso” ha commentato ricordando che, oltre alla violenza fisica, esistono altre forme più subdole, come quella psicologica ed economica.
Rilevante, pertanto, come ribadito anche dal direttore Dodaro, è l’intervento della società e delle istituzioni. A tal proposito è stata segnalato “Una donna, un lavoro, un conto”, un progetto promosso dal Corriere della Sera e condiviso dal Credito Cooperativo per coinvolgere il mondo bancario, delle imprese e dei sindacati, in un’azione comune volta a favorire la libertà e l’autonomia delle donne partendo dall’indipendenza economica.
L’incontro è proseguito con la presentazione del libro “I volti invisibili della violenza di genere” a cura di Giusy Pino e Lucia Lipari, avvocate nonché rappresentanti dell’Osservatorio sulla violenza di genere della Regione Calabria, che hanno dialogato con Eleonora Longo, presidente dell’Associazione Polyedra, e con Graziella Viscomi, sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro.
In un dibattito, che ha coinvolto l’attento pubblico presente, è stata analizzata la necessità di un approccio integrato per garantire protezione e giustizia alle vittime di violenza. Con estrema delicatezza e competenza, le relatrici si sono soffermate sull’importanza della formazione e della sensibilizzazione in ogni contesto per promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza, offrendo strumenti di supporto psicologico e giuridico concreti.
