“E’ netta e chiara la pronuncia del Giudice del lavoro del Tribunale di Catanzaro e non lascia spazio a dubbi interpretativi: la costituzione del Coordinamento della RSU della Giunta regionale della Calabria è illegittima perché non rispetta il principio di proporzionalità previsto dall’art. 12, comma 5, dell’Accordo Quadro Nazionale sottoscritto il 12 aprile 2022, che disciplina la materia delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nei luoghi di lavoro. Il decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro, iscritto al n. 1970/2025, infatti, accoglie favorevolmente il ricorso della CISL FP Calabria, confermando la condotta antisindacale ex. art. 28 dello Statuto dei Lavoratori e decretando che: “L’amministrazione ha l’obbligo di verificare che la composizione del Comitato di coordinamento della RSU rispetti il principio di proporzionalità derivante dall’esito delle elezioni e non può negoziare con Comitati di coordinamento illegittimamente composti”. All’origine dei fatti vi è l’esclusione arbitraria dei 12 RSU eletti nella lista CISL Funzione Pubblica dal Comitato di coordinamento della RSU della Giunta regionale, a cura dei componenti la RSU delle altre Sigle Sindacali, nonostante i 715 voti riportati nell’Ente in questione dai candidati della CISL FP nella recente competizione elettorale per il rinnovo delle RSU 2025 e nonostante la CISL si sia attestata ben 12 seggi sui 33 disponibili, ottenendo il 36% dei consensi. A nulla era servito, addirittura, l’intervento dell’Aran sulla vicenda, che su istanza della Regione Calabria, aveva fornito un parere che, inequivocabilmente, confermava quanto sostenuto dalla CISL FP Calabria, cioè, rispettare il principio di proporzionalità, e quanto poi decretato dal Giudice del Lavoro di Catanzaro nella pronuncia in argomento. E vane sono state le sollecitazioni rivolte dall’Amministrazione regionale al Coordinatore la RSU a osservare le indicazioni dell’Aran nella costituzione del Coordinamento. Unica apertura offerta dallo stesso Coordinatore è stata quella di riconoscere a un solo membro della lista Cisl FP la possibilità di partecipare al Comitato di coordinamento, invece dei 5 membri che hanno diritto in base alle regole di proporzionalità. La Segretaria Generale e il Segretario regionale della CISL FP Calabria, Luciana Giordano e Giuseppe Spinelli, interpretando questa “fantomatica apertura” come una vera provocazione e un offesa alla volontà dei 715 Lavoratori che hanno scelto la CISL e registrando l’assoluta mancanza di volontà da parte dei componenti RSU espressione delle Sigle sindacali FP CGIL, UIL FPL e CSA-CISAL di imbastire un sano e costruttivo dialogo per far funzionare bene e legittimamente l’importante Soggetto di rappresentanza, la RSU appunto, con l’unico obiettivo di salvaguardare e tutelare i bisogni e le aspettative dei Lavoratori, hanno conferito mandato allo studio legale dell’avvocatessa Eleonora Mingrone per adire le vie legali. Ecco come si è giunti alla sentenza in esame, con la quale il Giudice del Lavoro sconfessa radicalmente quanto infondatamente sostenuto dal Coordinatore della RSU, che difendeva la legittimità dell’esclusione dei componenti della CISL Funzione Pubblica nella costituzione del Coordinamento RSU e che sosteneva che la Pubblica Amministrazione non aveva potere di intervento e critica sulla composizione del citato Coordinamento, con l’evidente finalità di togliere voce e rappresentatività ai 715 Lavoratori che hanno scelto i 12 candidati della CISL FP. Il Tribunale di Catanzaro ha dato, infatti, pienamente ragione alla Cisl FP Calabria, affermando che è obbligo datoriale quello di negoziare solo con soggetti legittimamente costituiti nel rispetto del principio di proporzionalità previsto dall’art. 12 del Contratto quadro del 2022 e di conseguenza ha ordinato alla Regione Calabria di rimuovere tutti gli effetti delle passate convocazioni o delle eventuali decisioni pattizie avute con la delegazione sindacale irregolarmente costituita, assicurando la partecipazione in seno al Comitato di coordinamento RSU di n. 5 componenti della organizzazione ricorrente CISL FP. La CISL FP Calabria ha ottenuto ben 10.573 voti nell’ultima competizione elettorale per il rinnovo delle RSU 2025 attestandosi il titolo di Primo Sindacato nella Pubblica Amministrazione calabrese, con un notevole scarto sulle altre Sigle Sindacali (le ha praticamente doppiate), così come è risultato il Primo Sindacato nell’Ente Giunta regionale della Calabria. Ed è questo che conta! In Calabria i Pubblici Dipendenti hanno scelto la CISL FP! Il diritto di stare ai tavoli di contrattazione è sancito dai Lavoratori che lo esprimono con il loro voto di fiducia e con la loro adesione alla Sigla Sindacale che preferiscono e non con macchinazioni e accordi che tradiscono e offendono la volontà dei Lavoratori! Un diritto che si conquista, altresì, sottoscrivendo i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro!”.
Così in una nota della Cisl Fp Calabria.