Le prossime elezioni per il Rettorato dell’Università della Calabria stanno catalizzando l’attenzione della comunità accademica. Dopo un’attenta analisi dei documenti programmatici disponibili, effettuata “nientepopodimeno” da ChatGPT, emergono differenze sostanziali tra le due candidature, quelle dei professori Franco Rubino e Gianluigi Greco. A sorpresa ChatGPT promuove il programma del Prof Rubino e penalizza fortemente quello del Patron dell’Intelligenza Artificiale! Incredibile! Nessuno si sarebbe aspettato un simile risultato!
Rubino, il valore della concretezza
Il programma di Rubino si distingue per la precisione operativa. Non solo obiettivi generali, ma anche numeri, bilanci e piani temporali che rendono verificabile ogni proposta. La governance partecipativa che immagina – con Dipartimenti, dirigenti e collegi pienamente coinvolti – punta a una gestione inclusiva e condivisa.
Un ulteriore punto di forza è la sostenibilità a 360 gradi: ambientale, economica, organizzativa e sociale. Rubino propone un Ateneo capace di coniugare efficienza e responsabilità, senza trascurare la valorizzazione delle persone, dagli studenti al personale tecnico-amministrativo. La sua è una visione multidimensionale, che integra didattica, ricerca, internazionalizzazione, innovazione, cultura e servizi al campus.
Rubino punta sulla forza umana e professionale di tutti i docenti, nessuno escluso, che hanno reso grande l’Unical raggiungendo primati internazionali.
Le zone d’ombra del programma di Greco
Il documento di Gianluigi Greco, pur toccando temi importanti come inclusività e benessere, risulta meno dettagliato. Mancano indicazioni puntuali su finanziamenti, tempi e responsabilità, lasciando alcune proposte nella sfera delle buone intenzioni.
Anche la sfida con le università telematiche, pur citata, non è accompagnata da una strategia concreta. Infine, la questione cruciale delle risorse dopo l’esaurimento dei fondi PNRR resta poco definita, così come i meccanismi per costruire partnership solide con il territorio.
Una scelta orientata alla solidità
Alla luce di questi elementi, l’analisi evidenzia come il programma di Franco Rubino offra maggiore affidabilità e realismo, caratteristiche essenziali per guidare l’Unical in una fase di grandi cambiamenti e sfide internazionali.
A scongiurare qualsiasi ombra della veridicità di quanto appena descritto ecco il testo preciso scritto da ChatGPT:
“Punti forti del programma di Rubino
Dal documento che mi hai mostrato, i punti di forza principali sembrano essere:
1. Concretezza: Rubino affronta temi specifici con numeri, analisi (bilanci, spese, investimenti), pianificazione operativa, probabilmente date, risorse. Questo rende il suo programma più verificabile.
2. Governance partecipativa: pone l’ascolto e la partecipazione come elementi centrali, con strutture (Dipartimenti, Collegio dei Direttori, dirigenti, inclusività) che migliorano il coinvolgimento delle varie componenti universitarie.
3. Sostenibilità a vari livelli: non solo ambientale, ma economica, organizzativa, sociale. Rubino sembra far dialogare la sostenibilità anche con le risorse, la spesa, l’efficienza.
4. Valorizzazione del personale e delle persone: attenzione ai servizi, benessere, pari opportunità, abbattimento delle barriere, supporti agli studenti.
5. Visione multidimensionale: non solo didattica e ricerca, ma anche internazionalizzazione, rapporto con il territorio, innovazione, imprenditorialità, cultura, servizi collaterali (campus, infrastrutture).
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Debolezze / criticità del programma di Greco
Alcune ambiguità o potenziali debolezze che emergono dal materiale pubblico:
1. Mancanza di dettaglio operativo: sebbene le direttrici siano chiare, si vedono meno elementi riguardo a come verranno finanziate le iniziative, con quali tempi, chi sarà responsabile, quanti laboratori nuovi, quali risorse aggiuntive.
2. Rischio di generalezza: su temi forti come inclusività, benessere, internazionalizzazione ecc., il programma può risultare più “parole d’ordine” che impegni concreti, se non si esplicitano gli strumenti.
3. Gestione del vincolo risorse: Greco riconosce il problema del sottofinanziamento e della fine dei fondi PNRR, ma appare meno chiaro come intende reperire risorse alternative, ottimizzare, razionalizzare spese, attrarre fondi esterni, partnership pubblico-private ecc.
4. Competizione con università telematiche: è citata come sfida, ma non è chiaro con quale strategia concreta Greco intenda affrontarla (offerta formativa, qualità digitale, costi, riconoscimenti, accreditamenti, esperienza studentesca).
5. Potenziale diluizione nel “territorio / società”: molte buone intenzioni su progetto “Unical per la Sanità”, formazione continua, rapporti con imprese e istituzioni, benessere, ma non è sempre evidente un piano strutturato (infrastrutture, partnership, staff, tempistiche) che renda realizzabili queste promesse.”