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Muraca (PD): “Calabria in grave ritardo su ammodernamento tecnologico ed edilizia sanitaria. Spesi 30% dei fondi del PNRR”

“La Regione Calabria è in grave ritardo nell’attuazione delle risorse previste dal Pnrr, in particolare per quanto riguarda l’ammodernamento tecnologico e l’edilizia sanitaria. Questi ritardi mettono a rischio il diritto alla salute dei calabresi e l’efficienza delle strutture sanitarie regionali”.

Lo afferma il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca “facendo riferimento – é detto in un comunicato – agli ultimi dati forniti da ‘Comunità competente’ che li estrae direttamente dal monitoraggio periodico pubblicato sulla piattaforma del sistema Regis”.

“La tabella di monitoraggio finanziario analizzata, aggiornata a gennaio 2025 – aggiunge Muraca – conferma che per l’intera misura 6 del Pnrr sono stati effettuati pagamenti di poco più 18 milioni di euro su un piano dei costi programmato per circa 317 milioni. Più in dettaglio, per quel che è possibile ricavare dall’ultima relazione mensile di monitoraggio di gennaio, per le Case della comunità i pagamenti effettuati, meno di 5 milioni di euro, non raggiungono il 5% dei costi programmati e per gli Ospedali di comunità i pagamenti effettuati, meno di 2 milioni, sono di poco superiori al 3% della spesa programmata. A fronte di queste difficoltà di spesa registrata da parte del commissario ad acta per il Piano di rientro della sanità calabrese, finalizzato al riequilibrio dei conti, i Comuni calabresi sono riusciti ad avviare una percentuale significativamente maggiore di progetti, dimostrando che, con una gestione più efficace, il ritardo nell’attuazione del Pnrr può essere colmato. I dati, infatti, mostrano che i Comuni hanno avviato il 65,6% delle opere previste, in netto contrasto con l’inerzia della Regione, che è ben al di sotto di questa percentuale di attuazione. Non va meglio per l’ammodernamento tecnologico delle apparecchiature a servizio delle aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere regionali. Dal 2019 la Calabria ha ricevuto ingenti risorse per il rinnovo delle apparecchiature ospedaliere, con un investimento totale di oltre 86 milioni di euro, come previsto dal programma di ammodernamento tecnologico ai sensi dell’art. 6, comma 5 del D.L. 30 aprile 2019 n. 35 e dalla Delibera Cipe n. 51 del 24 luglio 2019. Le somme ad oggi programmate rispetto a quelle disponibili equivalgono al 38,28% del totale, circa 33 mln a confronto degli 86 mln disponibili. Solo per i mammografi le procedure d’acquisto avviate sono sostanzialmente soddisfacenti. I ritardi gravi e non più giustificabili riguardano tutte le altre procedure di acquisto e più in particolare quelle riguardanti nove Tac su una previsione di 25, tre Risonanze magnetiche su una previsione di 17, sei Angiografi su una previsione di 11, nessuna Gamma camera su una previsione di due, una Gamma camera/Tac su una previsione di quattro, una Pet//TacA su una previsione di tre ed un acceleratore lineare su una previsione di due”.

“Il cronoprogramma del Programma operativo regionale 2022/25 di cui al DCA n. 162 del 18/11/2022 – dice ancora il consigliere regionale – prevedeva l’avvio di tutte le procedure mediante convenzione con la centrale di committenza da completare entro il mese di marzo 2023. La Regione deve dare risposte urgenti, garantendo una gestione efficace delle risorse finanziarie disponibili ed evitando il rischio che queste vengano perse a causa di una pianificazione inadeguata e di un ritardo esecutivo nella realizzazione delle opere. Un lusso che la Calabria non può di certo permettersi, considerando lo stato di emergenza in cui versa”.

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