“La Calabria poteva essere alla guida della battaglia per fermare l’Autonomia differenziata e non lo ha fatto, lasciando alle altre Regioni il compito di ricorrere alla Consulta. È mancato il coraggio e oggi, davanti al pronunciamento della Corte che demolisce la legge Calderoli nei suoi punti centrali, la nostra Regione appare debole e contraddittoria”. Lo afferma il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. “Peccato – prosegue – perché l’appello che avevo lanciato, e poi sottoscritto da 130 sindaci tra cui tutti quelli delle grandi città, aveva indicato una strada istituzionale, il ricorso alla Consulta, invocando una sostanziale convergenza tra centrodestra e centrosinistra per l’interesse della Calabria. Si è scelto invece di annacquare tutto con il ricorso a fantomatici ‘osservatori’, linea purtroppo sposata anche da Anci Calabria. E mentre in Calabria si osservava, le altre Regioni hanno fatto sul serio e la Consulta ha praticamente demolito l’impianto di Calderoli”. “Io penso che le preoccupazioni del presidente Occhiuto sugli effetti nefasti dell’Autonomia – conclude Fiorita – siano sincere e oggi, dopo l’illuminante pronunciamento della Consulta, mi sento di chiedergli un forte impegno politico, anche nel suo ruolo di leader nazionale di Forza Italia, perché la legge sull’Autonomia venga riscritta nel rispetto dell’unità nazionale e degli interessi del Meridione, salvaguardando i diritti fondamentali dei cittadini calabresi”.
Autonomia: Fiorita, Calabria poteva essere guida della battaglia
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