Dal protagonismo dei piccoli comuni dell’entroterra, che per la prima volta hanno avuto l’opportunità di ospitare grandi eventi di qualità al pari dei centri costieri più grandi, alla riscoperta dei prodotti poveri come patrimonio identitario da custodire e valorizzare per generare economia. Dal dialogo costante tra la Sibaritide e l’Arbëria, intessuto di storia e contaminazioni culturali, fino alla promozione delle filiere corte e dei mercati locali come leva di sviluppo sostenibile. È racchiuso in queste quattro direttrici di un’unica missione il senso del Governo della Bellezza che ha ispirato, sin dal suo esordio, nello scorso mese di luglio, il format itinerante COLORI E PROFUMI DELLA TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA DELLA SIBARITIDE, promosso dal GAL Sibaritide. Sabato 6 settembre la kermesse sarà ospitata per l’ultima tappa dalla Città di Cassano allo Ionio, nell’ambito della Notte Bianca 2025, trasformando il centro storico della Città delle Terme in un palcoscenico diffuso di gusto, cultura e convivialità.
GRANDE ATTESA PER LO SPETTACOLO DA MANGIARE DI EMILIO POMPEO
La serata, che prenderà il via alle ore 20.30 con i saluti istituzionali, entrerà nel vivo alle 21 con lo show cooking de LO SPETTACOLO DA MANGIARE a cura dello chef narrante Emilio Pompeo, pronto a condurre il pubblico in un viaggio emozionale tra ricette, racconti e suggestioni della tradizione culinaria calabrese. Non mancheranno le degustazioni dei prodotti tipici della Sibaritide e i ritmi della musica popolare, ingredienti che hanno caratterizzato ogni tappa del format.
DA VAKARICI A CASSANO: UN FILO ROSSO DI IDENTITÀ E COMUNITÀ
Dal collaccio nuziale, il dolce arbëresh celebrato a Santa Sofia d’Epiro insieme alla ricetta a base di ndujia e fico dottato; al riso di Sibari abbinato ai carciofini selvatici protagonisti nella piazza di Caloveto; dal tartufo calabrese prodotto a Montegiordano al grano grattato, piatto poverissimo arricchito da carne di maiale, valorizzato a Calopezzati; dalla Shtridhla, la pasta tipica della cucina arbëreshe che si prepara ancora oggi a Plataci, al suino nero di Calabria, insieme all’extravergine d’oliva ingrediente principe a San Demetrio Corone, passando dai peperoni e foglie di fico d’india, proposti a Cropalati ai profumi sprigionari nel borgo di połëcënellë, Alessandria del Carretto, dalla ricetta del regone e dei rasceketielle. E poi, ancora, il fico Dottato di Cosenza DOP a San Cosmo Albanese; l’uovo con peperoni, sugo e pane a Francavilla Marittima; i piatti dal profumo e dal sapore delicato di finocchietto e fagioli a Nocara; a Paludi il trionfo del Pecorino Crotonese Dop; gli gnocchetti con mandorle ed alici ad Amendolara; il ragù di podolica a Terravecchia; la pasta fresca di grano duro con ricotta di capra, mandorle e fichi secchi a Roseto Capo Spulico; la pasta fresca con alici, finocchietto selvatico, pomodorino fresco e pane abbrustolito a Villapiana; Le patate con uova e scaglie di peperone crusco ad Oriolo; e poi ancora, Cariati e Albidona. Sono, questi, alcuni dei piatti e dei territori protagonisti del format itinerante che anche nell’ultima tappa vedrà protagonisti i produttori, gli artigiani e le comunità locali, chiamati a condividere il proprio patrimonio materiale e immateriale in un dialogo aperto con cittadini e visitatori.
Dopo aver attraversato borghi e paesi, dalla Sila Greca alla costa jonica, insomma, il percorso ideato e curato da Roka Produzioni con la direzione creativa di Roberto Cannizzaro e la comunicazione strategica di Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying, si conclude con un messaggio chiaro: la Calabria Straordinaria cresce quando valorizza le proprie radici, le trasforma in opportunità e le racconta con la forza dei suoi Marcatori Identitari Distintivi (MID).
NOTTE BIANCA A CASSANO, UN EVENTO NELL’EVENTO
L’edizione 2025 della Notte Bianca farà da cornice all’ultima tappa, con il borgo che si animerà di luci, suoni e sapori, offrendo ai partecipanti non solo intrattenimento ma anche un’occasione unica di immersione nella storia e nella cultura locale. Un epilogo che celebra l’intuizione e il lavoro di squadra che hanno reso il format itinerante del GAL Sibaritide un laboratorio di esperienze autentiche, capace di mettere in rete territori, comunità e generazioni.