“Le vicende che riguardano l’Istituto Casa Serena continuano a pesare come un macigno sulla nostra comunità.
Da tempo ho sollevato dubbi, segnalazioni e preoccupazioni su ciò che ritengo situazioni gravi e meritevoli di chiarimento, nella speranza di vedere un’amministrazione pronta a rispondere, ascoltare e intervenire. Invece, ciò che è arrivato è il silenzio. Un silenzio che fa rumore. Un silenzio che ferisce. Un silenzio che lascia spazio solo ad amarezza e delusione. Il sindaco Iacobini e l’intera amministrazione comunale hanno scelto — almeno fino ad oggi — di non prendere posizione pubblicamente, di non spiegare e di non commentare quanto sta emergendo da segnalazioni, testimonianze e malumori legati a Casa Serena. E mentre io, come cittadino e operatore dell’istituto ho denunciato ciò che ritengo problematico all’interno dell’istituto, ciò che mi aspettavo era una risposta chiara, forte, immediata.
Invece, la risposta è stata… nessuna risposta. Questo atteggiamento lascia dentro di me un senso di abbandono, come se la voce di chi chiede trasparenza fosse considerata un fastidio e non un contributo. Fa male ammetterlo, ma la delusione è profonda. Il silenzio, in questi casi, non è prudenza: è assenza. E chi denuncia, chi segnala, chi chiede chiarezza non dovrebbe mai sentirsi solo”.
Lo afferma in una nota Luciano Gaetani, dipendente di Casa Serena ed ex consigliere comunale.
