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Al via la seduta del Consiglio regionale: all’ordine del giorno l’aumento della Giunta. Prevista anche la nomina dei sottosegretari

Si concluderà con l’approvazione del programma di Governo del Presidente Roberto Occhiuto, la seduta del Consiglio regionale della Calabria iniziata da poco. Una procedura, peraltro, prevista dallo Statuto regionale.

Il punto più controverso nel fitto ordine del giorno – con un lungo elenco di provvedimenti amministrativi – è quello di modifica dallo Statuto firmato da Domenico Giannetta (Fi), Pierluigi Caputo (Occhiuto Presidente), Vito Pitaro (Lega), Giuseppe Mattiani (Lega) e Angelo Brutto (FdI) che prevede l’aumento da 7 a 9 dei componenti la giunta regionale ai sensi della legislazione statale che concede alle Regioni con popolazione fino a 2 milioni di abitanti, di aumentare a fino a due unità il numero di assessori. Altra novità della modifica statutaria, la reintroduzione della figura dei sottosegretari alla presidenza, nominabili nel numero di due.

Una proposta, viene sottolineato nella relazione di accompagnamento della legge, che “si inserisce in un più ampio percorso di rafforzamento dell’efficienza dell’azione di governo regionale, di semplificazione dei processi decisionali e di miglior raccordo tra la Presidenza e l’insieme della Giunta”. Come previsto dallo stesso Statuto regionale, le leggi di modifica statutaria devono essere approvate con la maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio, e con una doppia lettura a distanza di non meno due mesi l’una dall’altra.

Un’altra proposta di legge destinata a fare discutere è stata presentata da Domenico Giannetta (FI) e Pierluigi Caputo (Occhiuto Presidente) che esclude il ricorso al referendum per le singole modifiche allo statuto prevedendo, pur in coerenza con la formulazione letterale dell’articolo 123 della Costituzione, l’ambito di applicazione del referendum confermativo alla sola fase di approvazione o sostituzione dell’intero Statuto regionale. La proposta prevede espressamente che le leggi di revisione statutaria restano escluse dall’ambito di applicazione della legge.

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