Prosegue il tour negli ospedali calabresi di Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione, impegnato a verificare lo stato delle strutture sanitarie e a denunciare le criticità che da anni gravano sui cittadini. Questa mattina Tridico ha fatto tappa all’ospedale Annunziata di Cosenza, accompagnato dalla candidata Bianca Rende. Durante la visita al laboratorio prelievi e al CUP ha riscontrato file interminabili, con cittadini costretti ad attendere fin dalle 4.30 del mattino per poter accedere ai servizi. «Una situazione di sofferenza che si trascina da troppo tempo», ha commentato.
Successivamente, i candidati hanno partecipato a un confronto con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, la professoressa Melfi, chirurga toracica, insieme al personale e ai rappresentanti di alcune sigle sindacali. Dal dialogo sono emersi due aspetti principali: da un lato, la rivendicazione dei progressi raggiunti negli ultimi mesi, da parte del direttore generale; dall’altro, le gravi fragilità organizzative e strutturali che ancora persistono e continuano a penalizzare la sanità calabrese.
Tridico ha sottolineato come la regione paghi il prezzo di un sistema di assistenza sanitaria territoriale fragile e spesso inesistente: «All’Annunziata, come già a Reggio Calabria, il CUP è al collasso: cittadini esasperati, sistema informatico in tilt. La medicina territoriale non funziona: dal Pollino allo Ionio la gente si riversa nei grandi ospedali perché non sa a chi rivolgersi. In molti paesi, come Longobucco, manca persino il medico di base. È il segno di un fallimento politico. Bisogna ricostruire ospedali, attivare case di comunità, garantire medici di base e guardia medica h24».
Sul tema del nuovo ospedale di Cosenza, Tridico ha ribadito la necessità di una valutazione seria e aderente ai bisogni del territorio: «Cosenza ha bisogno di un nuovo presidio, ma va valorizzato anche il Policlinico universitario. Sono entrambe priorità irrinunciabili».
Bianca Rende ha rimarcato l’urgenza di un cambio di passo: «È importante che un candidato alla presidenza verifichi di persona le condizioni del nostro nosocomio. Le prestazioni sanitarie sono compromesse dal numero insostenibile di accessi, conseguenza diretta dell’assenza di servizi territoriali. Senza un nuovo ospedale sarà impossibile garantire cure adeguate: gli spazi sono obsoleti e servono nuove assunzioni di infermieri e personale sanitario. L’Annunziata non può continuare a supplire alle carenze della rete. Questo ospedale non serve solo Cosenza e la provincia, ma l’intera Calabria».
La tappa cosentina conferma un quadro generale drammatico e non più sostenibile: strutture obsolete, personale insufficiente, cittadini costretti a viaggi fuori Regione per curarsi e interminabili attese. Una sanità fragile che, nelle parole dei candidati, reclama un cambio radicale e immediato.