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Una sala della sede Rai di Palazzo Campanella intitolata alla memoria di Pietro Bellantoni. Il sindaco Falcomatà: “Incarna e personifica l’idea del giornalista libero e d’inchiesta”

Una sala degli uffici Rai del Consiglio regionale a Palazzo Campanella è stata intitolata alla memoria del giornalista e redattore della Tgr-Calabria Pietro Bellantoni, prematuramente scomparso il 20 settembre 2023.

Alla cerimonia di intitolazione, voluta dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso di concerto con i vertici regionali e nazionali della Tgr, insieme alla famiglia, alla moglie Ketty, alla madre Nunzia, al padre Pietro, alla sorella Anna e al cognato Antonino Tramontana, era presente il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà.

«Una scelta giusta, felice e opportuna quella di intitolare la sede Rai del Consiglio regionale alla memoria di Pietro – ha precisato nel suo intervento Falcomatà – .per quelli come me e Pietro, cresciuti negli anni Ottanta, la Rai rappresentava una sorta di entità ultraterrena, di conseguenza, per chi come lui ha coltivato il sogno di fare la professione di giornalista, lavorare in Rai rappresentava il non plus ultra. Lui a questo obiettivo è arrivato per merito, dovendo dire grazie solo a se stesso, alle persone che lo hanno supportato, alla sua famiglia e agli amici. E quando si raggiunge un traguardo professionale per merito, perché nessuno ce lo ha regalato, si conserva una libertà che difficilmente si può riscontrare se a quel risultato invece si è arrivati attraverso una scorciatoia. È molto bello che la sede Rai sia intitolata a Pietro che incarna e personifica l’idea di giornalista libero e d’inchiesta, che assicura la pluralità nel diritto di informazione, la cronaca asciutta degli eventi come è importante che faccia il servizio pubblico, come è importante che faccia la Rai».

«Il tempo ci dirà – ha aggiunto il sindaco – il passare degli anni ci renderà orgogliosi di questa giornata perché legheremo per sempre l’immagine di Pietro a quella del servizio pubblico della Rai e del nostro territorio. L’impegno ulteriore che vogliamo assumere oggi è quello di immaginare qualcosa che renda non solo imperituro il ricordo di Pietro, come l’intitolazione di oggi, ma come Città metropolitana e come Comune diamo la piena disponibilità alla famiglia di iniziare a pensare a come tenere ulteriormente vivo il suo ricordo e il esempio».

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