Sala gremita ieri alla proiezione del film di Christopher Coppola. Attorniato da amanti del grande schermo e da molti amici, il noto produttore americano, con singolare empatia e cordialità, si è intrattenuto, prima e dopo la visione della pellicola, con il pubblico presente nell’aula convegni del Chiostro San Bernardino.
Introdotto dal sindaco Mario Donadio, che lo ha dapprima ringraziato per aver scelto di dimorare a Morano e di aver voluto condividere con i novelli concittadini un piacevole momento di spettacolo e di confronto, Coppola, si è soffermato sulla sua attività e raccontato, in particolare, la genesi di “Dracula Widow”, girato nel 1988, anno del suo esordio alla regia. Un horror thriller con Sylvia Kristel nel ruolo di Vanessa, la vedova di Dracula, che arriva a Hollywood alla ricerca del marito e finisce per seminare il panico in città. Un intreccio tra inverosimile e mistero, che fonde atmosfere classiche e mito, un tentativo di esorcizzare fobie e angosce individuali e collettive, spesso celate sottochiave nei recessi della mente.
Ai nostri microfoni, grazie alla collaborazione di un interprete d’eccezione, Ahmed Khaled Helmy, Coppola ha manifestato un affetto smisurato per il Meridione d’Italia, da dove la sua famiglia, originaria di Bernalda (MT), emigrò alla volta degli Stati Uniti d’America. Confidando, inoltre, che la scelta di rimanere alle falde del Pollino è legata alla sua vita privata e all’amore per la compagna Alba Metaponte, poetessa.
E da un personaggio così importante, autore di numerosi lungometraggi di successo, e che, come sappiamo, vanta tra i suoi congiunti più prossimi il fratello Nicolas Kim (Nicolas Cage, celebre attore) e lo zio Francis Ford Coppola, vere e proprie leggende del cinema contemporaneo, non puoi che aspettarti progetti di rilievo. Come l’idea manifesta di voler avviare presto una scuola di regia proprio a Morano. Un presidio didattico nel cuore del centro storico, per trasmettere agli studenti saperi e conoscenze della settima arte, insegnando a comunicare emozioni con le parole e il linguaggio del corpo, a familiarizzare con la macchina da presa e ad acquisire gradualmente competenze e sicurezza.
«La presenza di Christopher Coppola in mezzo a noi» è il commento del sindaco Mario Donadio «è un segnale tangibile di quanto e come il nostro borgo sia capace di attrarre personalità di respiro internazionale. Iniziative come quella appena conclusa dimostrano ancora una volta che, se vogliamo valorizzare il territorio, dobbiamo necessariamente tenere conto della cultura e di ogni forma d’arte, strumenti straordinari di promozione e crescita. Pertanto, accogliamo con entusiasmo l’intuizione della scuola di regia cinematografica, nella certezza che anche così possiamo innescare meccanismi di rigenerazione sociale e urbana, oltreché stimolare un turismo intelligente e duraturo, capace di far dialogare l’identità del posto con le voci della creatività mondiale».
