Si avvia alla conclusione il LIFF11 – Lamezia International Film Fest.
Per la serata finale c’è grande attesa per Claudio Bisio, che sarà il super ospite della serata conclusiva di questa undicesima edizione.
Attore, conduttore, doppiatore, scrittore e – all’occorenza – cantante, Claudio Bisio ha esordito su un palco milanese all’alba degli anni ’80, e da allora non ha più smesso. Diplomato presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, ha compiuto oltre quarant’anni di carriera, toccando tutti i maggiori settori artistici: teatro, televisione, editoria, cinema, doppiaggio e musica. Le più importanti esperienze televisive lo hanno visto capocomico e conduttore di Zelig, giudice di Italia’s Got Talent, conduttore del Saturday Night Live italiano e del 69° Festival di Sanremo.
He recentemente esordito alla regia con il film L’ultima volta che siamo stati bambini, per il quale BIsio ha ricevuto il premio Nino Manfredi agli ultimi Nastri d’Argento.
Claudio Bisio incontrerà il pubblico del LIFF11 alle 19:30 presso la Biblioteca Comunale “Borrello” di Lamezia Terme. L’ingresso è libero.
Insieme a lui, a ricevere il Premio LIgeia ci sarà anche Giulio Base, attore e regista, da quest’anno direttore del Torino Film Festival.
Base lavora nello spettacolo da più di quarant’anni. Ha firmato trentuno titoli da regista (tra film usciti nelle sale cinematografiche e/o opere di TV, con interpreti come Max Von Sydow, Omar Sharif, Shelley Winters e F.M. Abraham). Da attore (quarantacinque film) è stato diretto da grandi nomi del cinema mondiale, fra cui Ridley Scott e Nanni Moretti. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali: ultimo in ordine di tempo, nel 2024 il suo film A La Recherche ha vinto il Ciak d’Oro come Miglior Film d’Essai. Lo stesso film ha vinto il Nastro d’Argento.
Di Giulio Base, per la sezione Esordi d’autore, verrà anche proiettato Poliziotti, alle 17:30 presso I Giardini del Novecento.
Ultimi ma non ultimi, i due registi del film di chiusura, Cristiano Bortone e Daniela Porto, autori de Il mio posto è qui, tratto dall’omonimo romanzo di esordio presentato nella giornata di venerdì dall’autrice Daniela Porto.
E dopo gli incontri, il pubblico del LIFF11 tornrà proprio ai Giardini del Novecento per la proiezione del film che conclude questa edizione.
Il mio posto è qui racconta una storia di emancipazione femminile ambientata in un periodo molto complesso della storia italiana. Da una parte c’è grande fermento politico in attesa delle elezioni del 1946 in cui le donne potranno votare per la prima volta, dall’altro c’è l’effettiva realtà quotidiana su cui pesa molto l’eredità fascista e l’opprimente condizione imposta da una società patriarcale di stampo medievale.