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Il Comitato Pro Serre: “Silenzio papabile sulla sanità vibonese”

“A proposito della sanità Vibonese è palpabile il silenzio assordante dei nostri rappresentanti eletti. Qualche mal pensante sostiene che non conviene a nessuno porsi in contrasto con chi detiene attualmente il potere decisionale e questo perché vi è la consapevolezza che in questa zuppiera tutti, avvicendandosi, ci hanno inzuppato il pane fino ad esaurimento scorte e che oggi appare per loro più conveniente assecondare le scelte di bieco potere o fare finta di opporsi nell’attesa di ricevere favori e prebende, sistemare amici e compari, sedersi a tavola e spartirsi  in proporzione quello che è rimasto della inizialmente grande e golosa torta.

E se il buon tempo si vede dal mattino, è evidente come abbia interpretato al meglio questo ruolo il consigliere di minoranza in consiglio regionale, il fu sindacalista Raffaele Mammoliti, più propenso a fare melina e aggirare gli ostacoli. piuttosto che adoperarsi a mettere in discussione questo vecchio e sgangherato sistema di potere. .E che dire dei sindaci di questa zona che dovrebbero essere le autorità sanitarie  locali per eccellenza e dunque i tutori dei nostri diritti, specie di quelli sanitari. Solo misere comparse, convitati di pietra, in attesa di ricevere qualche prebenda in cambio del loro silenzio. Farebbe il Sindaco di Serra a interrogarsi su questo marasma, sullo smantellamento dei servizi sanitari più elementari, sulla chiusura di fatto dell’ ospedale di Serra San Bruno. Inizi responsabilmente a combattere per la restituzione del maltolto e la finisca di fare il supporter di Giuliano e dei vertici dell’ASP di Vibo.

Gli stessi sindacati, pare abbiano abdicato al loro ruolo, inesorabilmente, non si preoccupano più, per esempio, che i concorsi non si attivano o vengono bloccati e intanto assistiamo alla precarizzazione di tutti i servizi sanitari e amministrativi. E’ diventato normale per i sindacati che l concorso per dirigente amministrativo è stato troncato per favorire il Sindaco di Acquaro e per mantenere intatti gli equilibri politici provinciali e regionali, maldestramente governati da quel Mangi…Lavori e dai suoi accoliti. Per quanto riguarda il chirurgo e l’anestesista che hanno mandato prima a Tropea e poi a Serra nessuno si preoccupa di valutare i carichi di lavoro. Nessuno si interroga sulle autorizzazione ai trasferimenti di alcuni medici di Serra concessi da Giuliano su pressioni del consigliere regionale Comito senza preoccuparsi minimamente di trovare preventivamente le sostituzioni. Il medico di radiologia che è stato mandato a Serra San Bruno un giorno alla settimana ormai non viene più perché l’ASP non ha provveduto a pagargli le prestazioni. A settembre fa un anno da quando è stata fatta la gara del bitume presso gli ospedali di Vibo,Tropea e Soriano. Non si capisce però perché tutto il materiale di risulta dei lavori effettuati nei vari reparti continua a rimanere ammassato nei cortili.
Tutto è diventato omologato e omologabile. Non c’è scampo perché tutti pensano al loro tornaconto e al loro portafogli. I problemi della sanità non si risolvono dei già lauti stipendi di alcuni dirigenti o con la presa per i fondelli come per l’ennesimo inizio dei lavori dell’ospedale di Vibo (vedi Occhiuto). E intanto si muore. Ai giovani, ai ragazzi e alle ragazze, alle persone per bene spetta l’arduo compito di ricominciare!!!!! Quasi tutti i sindaci delle Serre hanno fatto una riunione con l Commissario Giuliano e con il consigliere regionale Comito e hanno stilato un documento che entro 60 giorni doveva essere realizzato. Di quel documento è rimasto invece solo l’articolo pubblicato sui giornali locali. Cari sindaci avete disonorato tutta la gente che abita nei vostri comuni pertanto vergognatevi”. Lo afferma in una nota il Comitato Pro Serre compost da Cosentino Sebastiano (San Nicola da Crissa), Monarco Maurizio (Vallelonga), Bertucci Elsa (Simbario), Tassone Giancarlo (Spadola), Miletta Lucrezia (Brognaturo), Zaffino Sofia (Serra San Bruno), Fazio Carmelo (Nardodipace) e Campisi Cosimo (Fabrizia).

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