“Le voci di una chiusura della filiale Bcc di Dasà purtroppo sono concrete, così come la data di chiusura assieme alle filiali di: Sellia Marina (CZ) e Melissa (KR), entro il 30 settembre 2022. La clientela estesa lungo tutto l’asse viario della ex S.S. 536 comprende ben 14 comuni a cavallo del confine della provincia di Vibo Valentia e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Partite Iva, artigiani, commercianti, oltre che numerosissimi risparmiatori costituiscono un portafoglio di clientela che presto sarà disperso per ragioni più che discutibili e che debbono trovare nella mobilitazione della cittadinanza e di tutte le forze politiche, trasversalmente ad ogni partito, la giusta risposta. Tutte le istituzioni ad ogni livello di governo sono chiamate a garantire la tutela del credito e del risparmio secondo Costituzione.
Un tempo lontano lo Stato aveva le sue banche pubbliche oggi le banche commerciali sembrano slegate da qualunque rispetto di regole e procedure assumendo decisioni autocratiche i cui effetti devastanti debbono essere fermati quando le stesse ragioni economiche depongono in senso contrario. Il delicato equilibrio economico di un territorio fragile rischia di essere irreversibilmente compromesso da una scelta contraria ad ogni ragione logica. Occorre far comprendere con le ragioni del confronto e del dialogo che un sindaco, afferma Scaturchio, non può guardare in silenzio la perdita dell’ormai ultima presenza bancaria utilizzata da oltre 20’000 cittadini. La filiale Bcc di Dasà ha le carte in regola e la forza economica e reddituale per continuare la sua attività.
Nei prossimi giorni il consiglio comunale di Dasà si riunirà in forma pubblica per sentire innanzitutto i cittadini, informandoli e invitandoli a mobilitarsi anche con una raccolta di firme di fronte all’ennesimo sopruso a danno delle piccole comunità. Informerò tutti i colleghi sindaci, aggiunge Scaturchio, perché vi prendano parte e si facciano parte attiva nei loro consigli comunali. La campagna elettorale estiva che stiamo vivendo non dovrà trovare divisa l’opinione pubblica perché la filiale Bcc di Dasà è un servizio comune a tutta la collettività. L’accesso al credito di imprese e famiglie, la raccolta del risparmio e la sua tutela sono beni pubblici irrinunciabili ed a Dasà non intendono gettare la spugna così facilmente. Serve un’azione compatta e unita perché si possa continuare a vivere e lavorare dignitosamente anche lontano dai centri urbani. I piccoli comuni non possono rassegnarsi ed accettare in silenzio un destino di desertificazione economica, culturale e politica.
La Bcc ed in primis il gruppo BCC ICREA ascolti davvero il territorio e si mantenga vicina ai suoi tanti clienti ed operatori, accetti anche noi comuni come soci anche onorari, giacché possiamo contribuire insieme al rilancio economico ed a preservare tutti quei cittadini che con il loro lavoro, ogni giorno nonostante la sempre più drammatica contingenza consumano, investono e risparmiano. Chiederò al Prefetto di convocare noi sindaci in prefettura, conclude Scaturchio perché la Bcc ripensi scelte aziendali immotivate e scopra tutte le carte permettendo alla sua filiale di vivere in un territorio che non si rassegna all’emarginazione ed all’abbandono. L’Amministrazione Comunale si sta già attivando da tempo, per quello che può fare, essendo la BCC una società privata non lasciando nulla di intentato anche nel cercare soluzioni alternative.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dal sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio.