«Al Centro comunale d’arte e cultura Exma – ha detto Mantegna – si è gettato un nuovo seme per promuovere e far crescere buone pratiche contro ogni forma di discriminazione. L’Unar, in questo senso, è un faro che guida alla perfezione la giusta direzione che ogni pubblica amministrazione deve intraprendere in una società liquida, multietnica e sempre più globalizzata».
«E’ stata aperta una finestra essenziale – ha spiegato il consigliere metropolitano – sui progetti e sulle idee da sostenere in chiave di promozione dei diritti e dell’uguaglianza. Penso, per esempio, al tema dei minori, alla necessità emersa di supportare, far progredire e implementare politiche complete e integrate per proteggere i diritti dei più piccoli, incluso quello alla partecipazione alla vita democratica anche e soprattutto nell’era digitale in cui stiamo vivendo».
«Un altro aspetto molto interessante – ha continuato Mantegna – è stato affrontato analizzando schede e programmi sulla prevenzione e la lotta alla discriminazione e all’intolleranza attraverso il contrasto al razzismo, alla xenofobia e altre forme di intolleranza quali l’antisemitismo, l’anti-ziganismo e le forme di razzismo anti-black, anti-asian e anti-muslim. Da qui, si è approfondito il bisogno di promuovere la gestione delle diversità, l’inclusione sul posto di lavoro sia nel pubblico sia nel privato. In questo senso, è emersa forte la necessità di continuare a supportare la comunità Lgbtqi contro ogni forma di spregevole e odiosa discriminazione».
«Le sfide – ha ribadito e concluso Domenico Mantegna – sono molteplici e sempre più complesse. Così, la condivisione di esperienze e la massa in campo di un lavoro sinergico e omogeneo su tutto il territorio nazionale diventano quanto mai fondamentali per un Paese che vuole definirsi civile. Ecco perché l’Unar svolge un compito importante e delicato che, con orgoglio, trova la nostra condivisione e il nostro sostegno, considerata anche la disponibilità espressa a ospitare in futuro uno dei prossimi eventi promossi da Unar. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, in questi anni, si è costantemente distinta quale esempio di tolleranza e promozione di politiche inclusive, tanto da condividere le buone pratiche realizzate con altre realtà metropolitane come Bologna, Genova e la stessa Cagliari. Anche il più flebile anelito di intolleranza, razzismo e sopraffazione verrà sempre e comunque respinto dal nostro Ente. Reggio Calabria è una città aperta al dialogo, al confronto, all’accettazione dell’altro e all’inclusione. Perché è nella diversità che risiede la cultura».