Riceviamo e pubblichiamo:
“Scrivo quale referente unico dell’ANCADIC, Vincenzo Crea, facendo seguito alle richieste d’intervento del 22 novembre 2022 e del 13 marzo 2023, nonché in riferimento alla nota del 17 ottobre 2017 della Regione Calabria Dipartimento Infrastrutture – Lavori Pubblici-Mobilità – Settore 4- Vigilanza normativa tecnica sulle costruzioni e supporto tecnico – Area Meridionale di Reggio Calabria, riguardante informazioni sui fabbricati di proprietà o in gestione dell’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni, per invitare e diffidare gli Enti competenti ad effettuare le verifiche circa la sicurezza dei fabbricati di proprietà e/o in gestione alle Amministrazioni comunali di Reggio Calabria e Motta San Giovanni.
Si è avuta notizia che presso il fabbricato “Porta di accesso all’area grecanica” del Comune di Motta San Giovanni, situato a Lazzaro alla via Giuseppe Garibaldi, si sarebbero registrate dal tetto con copertura piana delle infiltrazioni di acqua piovana dovute probabilmente al cattivo mantenimento della guaina bituminosa impermeabilizzante posta sul tetto, che avrebbero determinato, sempre per quanto si è saputo, il distacco di alcune porzioni di controsoffitto-cartongesso.
La guaina bituminosa rimossa è situata all’interno dell’area recintata lato mare del fabbricato.
Il solo ripristino dello stato dei luoghi non appare una misura idonea che possa tranquillizzare i cittadini che nelle occasioni di incontri pubblici frequentano il fabbricato, bisognerebbe eseguire delle verifiche tecniche per escludere ammaloramenti del tetto interessato dalle infiltrazioni di acqua piovana, i cui effetti negativi si potrebbero manifestare nel tempo.
Insistiamo affinché si provveda ad effettuare le verifiche tecniche richieste dall’ANCADIC , che non riguardano soltanto i fabbricati di cui sopra ricadenti nel Comune di Motta San Giovanni, per evitare che si possa ripetere quanto accaduto a Reggio Calabria il 31 luglio 2020, quando si è verificato il crollo del tetto dell’Auditorium del Consiglio regionale.
Anche per quella struttura in data 12 gennaio 2020, sette mesi prima del crollo del tetto, l’ANCADIC aveva chiesto al Segretariato Generale della regione Calabria a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini che frequentavano la struttura e dei dipendenti notizie circa il collaudo tecnico e l’agibilità della struttura. La risposta ci è stata data dal tempo, con l’avvenuto crollo del tetto.
L’ANCADIC aggiunge altro grave evento di cui si ha notizia oggi dalla stampa del possibile crollo dell’importante struttura costruita al tempo della cassa del Mezzogiorno e poi sede del Genio Civile e Sorical.
Quale sarà il prossimo evento da registrare nella Città Metropolitana di Reggio Calabria?”
Vincenzo CREA
Referente unico dell’A.N.CA.DI.C
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”