«Ho voluto riportare questa manifestazione in piazza per dare testimonianza del nostro impegno. Siamo qui per ricordare tutte le vittime della violenza di genere e per suscitare nei cittadini che passano e ci vedono un pensiero positivo verso quelli che sono i valori di crescita sociale e di miglioramento della condizione femminile. Disturba dover parlare di violenza sulle donne ancora nel 2025, poiché si tratta di un concetto così arretrato che non dovrebbe nemmeno essere più oggetto di attenzione. Invece, purtroppo, dobbiamo ancora farci i conti. Impegniamoci quindi affinché le prossime generazioni non debbano più conoscere questa piaga sociale».
Così ieri il presidente di Confagricoltura Cosenza Maria Grazia Minisci in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, davanti al gazebo posto in piazza XI Settembre dove, per tutta la giornata, è stato possibile contribuire alla raccolta fondi da devolvere ai centri che offrono ascolto, protezione e supporto alle donne vittime di violenza dando un piccolo contributo in cambio di un sacchetto o una cassettina di Clementine Igp messi a disposizione dalla O.P. Carpe Naturam di Corigliano-Rossano. L’agrume è divenuto il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne in seguito al femminicidio di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, da parte dell’ex fidanzato in un agrumeto proprio di Corigliano-Rossano.
«Le imprenditrici calabresi di Confagricoltura Donna oggi mandano un segnale forte – ha aggiunto il presidente Minisci. Grazie alle nostre clementine oggi siamo presenti in 12 regioni e 30 piazze d’Italia. Il messaggio che vogliamo lanciare è questo: tuteliamo le donne e facciamo crescere socialmente il loro valore nella società».
L’iniziativa, che si svolge ogni anno il 25 novembre, ha ricevuto il patrocinio della Commissione per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità in seno al Consiglio Regionale della Calabria e del Consorzio delle Clementine di Calabria IGP, a conferma del forte valore istituzionale e sociale del progetto.
Partecipata la presenza delle associazioni che hanno aderito al progetto, con le loro rappresentanti, fra le quali Francesca Stumpo (presidente Soroptimist – sez. di Cosenza) con Lucia De Fiore e Marilù Sprovieri, Tiziana Serra (presidente Ammi – Donne per salute), Maria Pia Galasso (presidente Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia – sez. di Cosenza), Luigia Granata (presidente Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia Presila), Carmela Paletta e Alessia Costabile (Flai CGIL Cosenza), Giovanna Capozzolo (Flai CGIL Castrovillari), Lucia Nicosia (Fidapa sez. di Cosenza), Roberta Pellegrini, Annamaria Palopoli, Annamaria Miglietta, Luigina Madeo, Liliana Pecora, Antonella Nitti (Fidapa sez. di Rende), la dirigente dell’istituto “Mancini-Tommasi” Graziella Cammalleri. E ancora, Antonietta Cozza, consigliera del comune di Cosenza, Lina Pecora e Maria Elena Noce, esperte del settore agroalimentare.
