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Automobile Club Catanzaro commissariato: domani la decisione del Tar sul ricorso di Ripepe

L’Automobile Club Catanzaro dal 13 aprile è stato commissariato con la seguente motivazione: risulterebbe che Eugenio Ripepe, presidente dell’ente del capoluogo dal 2000, non fosse in regola con il tesseramento Aci nel 2018, anno nel quale è stato rieletto.
“Non è ovviamente così – afferma Ripepe – A livello nazionale qualcuno ha manomesso gli archivi digitali e cancellato le registrazioni ma io ho le prove cartacee di quanto sostengo. Purtroppo sono diventato un personaggio scomodo, vista la mia profonda rottura con l’Aci nazionale e il suo presidente Angelo Sticchi Damiani. Ora stanno cercando di farmi fuori e, non trovando nulla di concreto – avendo io gestito alla perfezione il Club di Catanzaro, con i bilanci in regola e, anzi, essendo riuscito ad estinguere ben 2 miliardi di debiti creati dalle precedenti gestioni – si sono appigliati a delle sottigliezze, oltretutto non vere.”
“Ho presentato subito ricorso al Tar – spiega Ripepe – che domani, 18 maggio, si esprimerà in merito. Sono molto fiducioso e mi rincuora anche il fatto di essere stato già sentito dal Procuratore Gratteri che ha ritenuto necessario individuare un apposito pool per completare le indagini.”
“Inoltre – aggiunge Ripepe – è stato nominato commissario, il presidente Aci di Cosenza, Ernesto Ferraro: lui si ineleggibile, in quanto già amministratore di Aci Service Cosenza e lo statuto precisa che chi ha lavorato per Aci o società collegate non può candidarsi per almeno 3 anni.”
“Quello che mi auguro – conclude Ripepe – è che venga fatta giustizia ed emerga la verità. Io continuo ad essere battagliero e spero di tornare il 19 maggio a gestire l’Automobile Club del capoluogo, che oggi è anche diventato appetibile per il suo patrimonio.”
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