Si è tenuta oggi un’assemblea dei lavoratori della e-Koru iscritti all’USB e impiegati nei servizi di raccolta rifiuti e spazzamento nel territorio comunale di Villa San Giovanni. Al centro della discussione il perpetrarsi dei ritardi nel pagamento degli stipendi.
È una questione questa che va avanti da tempo e che appena un mese fa aveva visto i lavoratori, con grande senso di responsabilità, accettare la proposta di un percorso che avrebbe potuto permettere di alleggerire notevolmente questi ritardi. Una responsabilità figlia della consapevolezza delle difficoltà di un Comune in regime di dissesto e di una azienda che da questo ente vanta un sostanzioso credito.
A distanza di un mese però di quel percorso si è compiuto solo il primo passo. Così siamo di nuovo a tre mensilità arretrate, cui tra qualche giorno si aggiungerà anche la tredicesima. E con la piena consapevolezza che il Natale alle porte non sarà né lieto né sereno per questi lavoratori.
A questo punto non interessa per nulla capire chi abbia più colpe tra il Comune di Villa San Giovanni, con le sue fatture arretrate, e la ditta e-Koru, cui i lavoratori dipendono. Quel che dovrebbe essere chiaro a tutti è che non possono essere i lavoratori, che stanno continuando a garantire servizi essenziali per la cittadinanza, a dover pagare questo stato di cose.
Così l’assemblea dei lavoratori USB ha deciso di procedere con una iniziativa che già era stata annunciata nei vari tavoli in Prefettura tenutisi nei mesi scorsi, inviando alla ditta una diffida per il pagamento delle spettanze. Se trascorsi 15 giorni non ci saranno significative novità questa organizzazione sindacale inviterà i suoi iscritti ad astenersi dal lavoro in base al principio di autotutela, perché non è accettabile l’essere costretti a fare debiti persino per potere andare a lavorare.
Siamo consapevoli della drasticità di questa scelta, che potrebbe rappresentare l’interruzione ad oltranza dei servizi di igiene ambientale per il comune villese, ma le difficoltà di questi lavoratori non sono più né sostenibili né tollerabili