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Progetto Conai per sostenere i Comuni sul fronte dei rifiuti: 13 in Calabria a farne parte

Sono 13, sui 190 totali a livello nazionale, i comuni calabresi che fanno parte del progetto di Conai, il Consorzio nazionale per gli imballaggi, e dell’Anci per sostenere, grazie ai fondi del Pnrr, i Comuni, ed in particolare quelli del Sud, a colmare il gap che esiste tra le diverse aree del Paese sul fronte dell’economia circolare, della raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti. L’argomento e’ stato al centro della discussione del nuovo appuntamento “ANSA Incontra”.

“Siamo partiti con il progetto a dicembre dello scorso anno – ha detto Fabio Costarella, responsabile per il Conai dei piani di sviluppo della raccolta differenziata al centro sud – nella regione Puglia” In Calabria, attraverso l’Ambito territoriale ottimale (Ato) di Reggio Calabria, Conai e Anci sono riusciti a sviluppare progetti che vanno da centri comunali di raccolta a studi per il passaggio alla tariffazione puntuale. “Abbiamo definito alcuni modelli, non solo dal punto di vista progettuale – ha aggiunto Coastrella – ed insieme ad Anci anche il supporto all’iter amministrativo. Abbiamo messo a punto un pacchetto e lo abbiamo modulato alle necessita’ dei singoli territori”.

Con i fondi messi a disposizione dal Pnrr, l’Ato di Reggio Calabria ha deciso di realizzare alcuni interventi chiedendo i relativi finanziamenti. “Abbiamo pensato insieme al Conai – ha detto il direttore generale dell’Ato, Vincenzo De Matteis – di risolvere il problema principale, cioe’ l’incompletezza del sistema impiantistico. Dal piano d’ambito che stiamo realizzando con il Consorzio, stiamo elaborando il reale fabbisogno della Citta’ metropolitana per completare la dotazione infrastrutturale, ma anche per migliorare l’aspetto della comunicazione e della divulgazione perche’ va migliorata la raccolta differenziata. Vanno pensate alcune azioni specifiche per quei territori che sono un po’ indietro che hanno un po’ di difficolta’ a partire e fare dei passi avanti sul tema della raccolta differenziata. Questo consente a tutte le Ato di giovarne perche’ interviene anche sulle tariffe del servizio”.

Il sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda, ha parlato del percorso fatto dai Comuni in questi anni. “A Gioiosa – ha detto Fuda – abbiamo proposto il nuovo centro comunale di raccolta. Va detto, pero’, che abbiamo due binari diversi perche’ la Regione e’ un po’ indietro rispetto alle altre. La legge dice che i Comuni organizzati in ambito devono occuparsi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Questo in Calabria non avviene da 20 anni. L’anno zero e’ stato il 2020 quando abbiamo avviato, e speriamo che si giunga all’approvazione, del piano d’ambito esecutivo che individuera’ gli standard del servizio. Corriamo verso la differenziata, ma quella quantita’ di differenziata che si fa, il 50% viene lavorato e diventa combustibile per il termovalorizzatore, ma l’altra meta’ va conferita in un impianto di destinazione finale che in Calabria manca e noi stiamo spendendo quasi 300 euro a tonnellata per portare questi rifiuti in altri posti d’Italia. Questo significa impoverimento. Abbiamo stimato 40mila euro al giorno di maggior costo che trasferiamo in altre realta’”.

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