In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’amministrazione comunale di Bivongi richiama l’attenzione sull’importanza dei consultori familiari, strumenti centrali nel supporto alle vittime di violenza.
Il cinquantesimo anniversario dell’istituzione dei consultori, previsto dalla legge 405/75, evidenzia una realtà paradossale: invece di celebrare un servizio consolidato e capillare, molte comunità si trovano a fare i conti con strutture indebolite, sotto-finanziate o chiuse, costrette a rivendicare diritti che dovrebbero essere garantiti.
L’amministrazione sottolinea che i consultori, per loro natura, sono presidi pubblici, laici e gratuiti, pensati per operare con un approccio multidisciplinare e integrato sulla salute fisica, psicologica e relazionale delle persone. La prevenzione svolta sottoforma di offerta attiva nelle scuole è essenziale per ridurre fenomeni come la violenza di genere, il bullismo, la diffusione di stereotipi relazionali distorti e i comportamenti sessuali a rischio. Una rete territoriale adeguata permette inoltre di individuare precocemente situazioni di fragilità, accompagnare le vittime verso percorsi di tutela e favorire l’emersione di casi che altrimenti resterebbero sommersi.
Nella Vallata dello Stilaro l’assenza del consultorio familiare rappresenta un grave vuoto. Vogliamo fare un appello all’Azienda sanitaria provinciale affinché proceda con urgenza alla riapertura del presidio, restituendo alla popolazione un servizio essenziale per la salute pubblica e per la protezione delle donne, dei giovani e delle famiglie.
Nota finale
I consultori familiari costituiscono uno dei principali presidi territoriali per la prevenzione della violenza di genere e per il sostegno alle vittime. Attraverso équipe multidisciplinari offrono ascolto, orientamento, percorsi di accompagnamento psicologico e raccordo con i centri antiviolenza e i servizi sociali. La loro presenza diffusa e accessibile è un elemento imprescindibile per contrastare la violenza, promuovere relazioni sane e tutelare i diritti sessuali e riproduttivi delle persone.
