“E’ stato un cammino, per certi versi anche contorto e difficile, ma che oggi consegna alla città di Cosenza una struttura particolarmente importante, non solo per il rilievo e il valore storico che hanno le ex scuderie della Caserma Fratelli Bandiera, ma anche perché questa prossima realizzazione completerà quell’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’intero complesso monumentale di San Domenico che donerà alla città un ulteriore e significativo spazio culturale”.
Lo ha detto il Sindaco Franz Caruso in occasione della sottoscrizione questa mattina a Palazzo dei Bruzi dell’accordo di valorizzazione e dell’atto di trasferimento dal Demanio regionale al Comune di Cosenza, delle ex scuderie della Caserma “Fratelli Bandiera”. Alla firma dell’accordo hanno preso parte anche il Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, Ing.Giovanni Zito, la Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, Arch.Stefania Argenti e la Dottoressa Paola Aurino, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza. All’incontro che è seguito alla sottoscrizione dell’accordo hanno, inoltre partecipato, anche il consigliere delegato del Sindaco al CIS, Francesco Alimena, Salvatore Modesto, dirigente del Settore Infrastrutture del Comune di Cosenza, che, insieme al Rup, Maria Colucci, hanno partecipato ai tavoli istituzionali e tecnici che hanno contrassegnato l’iter procedurale che ha preceduto la firma dell’accordo e dell’atto di trasferimento. L’accordo prevede, inoltre, che la struttura continuerà ad ospitare i monaci oblati in maniera permanente (in sala presente il vicario dell’Arcivescovo, Mons,Giovanni Checchinato, Don Michele Fortino). L’investimento previsto è di 2 milioni e 300 mila euro, risorse provenienti dal CIS e che saranno investite sull’immobile per riqualificarlo, attraverso il II lotto dei lavori legati al Contratto Istituzionale di Sviluppo. Obiettivo generale è la salvaguardia del bene culturale, la sua fruibilità e accessibilità, nonché la sua valorizzazione come Polo culturale. “Noi – ha sottolineato il Sindaco nel corso dell’incontro seguito alla firma – non abbiamo fatto investimenti su scatole vuote. Non abbiamo speso cinque milioni di euro e oltre nel recupero e ristrutturazione dell’ex Caserma Fratelli Bandiera, oggi complesso monumentale di San Domenico, per destinarli ad attività sporadiche o a funzioni di ufficio. L’abbiamo, invece, riempita di contenuti, perché abbiamo portato nella città di Cosenza e nel suo centro storico l’Università della Calabria e abbiamo dato vita ad immobili che vita non avevano, che erano chiusi e che non avevano nessuna finalità. Noi, invece, li abbiamo recuperati e li abbiamo destinati a nuova vita perché quando sarà completato il percorso universitario e i corsi entreranno a regime, saranno 800 gli studenti che fruiranno del complesso di San Domenico per studiare, ma saranno gli stessi a rendere viva e vitale la nostra città e il nostro centro storico”. Il Sindaco ha poi sottolineato la sinergia stabilita tra Comune, Demanio e le due Soprintendenze. “Grazie a questo lavoro sinergico delle diverse figure e componenti che oggi hanno consentito di sottoscrivere questo passaggio dal Demanio al Comune di questo ulteriore tassello del complesso di San Domenico – ha rimarcato Franz Caruso – trasferiremo ulteriori funzioni a quel complesso. Questo ampio spazio sarà destinato, se sarà possibile, ad aula magna dell’Università della Calabria, a corsi della stessa università, ma soprattutto ad esposizioni museali e a sala convegni e riunioni per l’Amministrazione e la città. Insomma – ha aggiunto il primo cittadino – avremo di fronte un ulteriore Hub Culturale”. Franz Caruso, senza enfatizzazioni che farebbero pensare ad una giornata storica preferisce definirla “una giornata importantissima, che dà anche il segno di come sia importante la sinergia istituzionale. E’ significativo quando le istituzioni si ritrovano nella realizzazione di interventi che hanno un solo scopo: quello di rendere più bella e più attrattiva la nostra città e, insieme ad essa, i nostri beni culturali. Il nostro complesso monumentale di San Domenico è uno dei punti più caratteristici e più belli di Cosenza ed è la cerniera tra la città vecchia e la nuova, ma ha una storia e una tradizione che vanno salvaguardate, se è vero come è vero che quel complesso ha ospitato Tommaso Campanella”. Un aspetto sul quale il Sindaco è ritornato anche al termine dell’incontro di questa mattina, quando ha ricordato che “la nostra visione è quella di rivitalizzare il centro storico, di rifunzionalizzare tutti gli interventi pubblici a contenuti particolari e soprattutto puntare al recupero dell’identità e della cultura della nostra città. Tutti i nostri edifici pubblici stanno subendo interventi importanti di recupero e restauro e abbiamo messo in campo interventi che superano i 130 milioni di euro. Neanche il programma Urban era risucito a fare tanto – ha sottolineato con una punta di orgoglio Franz Caruso-. La nostra è un’Amministrazione diligente grazie alla quale abbiamo realizzato il 90% degli interventi di Agenda Urbana 1, aspetto che ci ha permesso di avere anche una premialità”. E ha chiuso con un auspicio: “la nuova vita che riceverà il centro storico dalla presenza degli studenti dell’Unical mi auguro possa invogliare gli imprenditori privati a recuperare i manufatti presenti nel centro storico sì da rimettere in moto anche l’economia cittadina”. Il Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, Ing.Giovanni Zito, ha evidenziato il completamento del percorso sinergico che ha visto impegnati non solo gli uffici dell’Agenzia del Demanio, del Ministero della Cultura e del Comune, ma anche i rappresentanti della Curia. “L’iter – ha sottolineato Zito -è stato completato in pochissimi mesi e siamo stati abbastanza veloci, così come abbiamo sposato appieno le idee del Comune sulla destinazione ultima dell’immobile. L’operazione consentirà di andare a riempire quello che potrebbe essere visto come un vuoto urbano. Recuperare la storia di questo complesso nel rispetto di alcuni utilizzi, significa anche soddisfare un’esigenza della collettività”.
L’Arch.Stefania Argenti, in rappresentanza del MIC e soprintendente ABAP per le province di Catanzaro e Crotone, ha chiarito la sua presenza a Cosenza, “perché – ha spiegato – ad agosto c’è stata la formalizzazione del processo di riorganizzazione del Ministero che ha visto la soppressione del segretariato regionale MIC Calabria che aveva brillantemente avviato l’iter amministrativo per poter arrivare oggi a sottoscrivere l’accordo. Abbiamo ereditato, tra agosto e settembre – ha aggiunto Stefania Argenti – un procedimento in itinere, ma, grazie alla sinergia che contraddistingue gli istituti Mic della Calabria, siamo riusciti a concludere il procedimento che dà grande valenza alla meravigliosa città di Cosenza”. Soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa anche dalla Dottoressa Paola Aurino, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza per un lavoro che ha giudicato certamente complesso, ma molto esaustivo.
