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“Passi di memoria, parole di speranza”: incontro toccante alla scuola Murmura di Vibo Valentia per ricordare Francesco Vangeli

Un momento intenso, partecipato, che ha visto protagonisti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Murmura” di Vibo Valentia, capaci di trasformare il dolore in domande, riflessioni e desiderio di verità. È quello vissuto questa mattina durante l’evento commemorativo “Passi di memoria, Parole di speranza”, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Francesco Vangeli. Un momento particolarmente toccante anche per la presenza della mamma di Francesco, Elsa Tavella, e del fratello Federico, che con la loro testimonianza hanno aiutato i più giovani a riflettere, a comprendere anche gli aspetti più cupi e brutali di un mondo e di un contesto che ha bisogno di consapevolezza per poter essere affrontato nel giusto modo.

Per il Comune di Vibo Valentia ha preso parte la vicesindaca Loredana Pilegi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, accanto all’associazione Libera che ha curato l’evento insieme alla scuola guidata dalla dirigente Tiziana Furlano, rappresentata dalla referente di plesso Elisa Famà.
Non ci sono stati discorsi formali, ma parole autentiche, nate dal cuore e dalla coscienza dei giovani. I ragazzi della Murmura hanno posto domande profonde, spesso difficili, che hanno attraversato il dolore e la speranza, cercando risposte tra la commozione generale.
Il tema centrale è stato il “metodo mafioso”, stigmatizzato come una delle forme più subdole di violenza. È emerso con forza il dramma del mancato ritrovamento del corpo di Francesco Vangeli: un’assenza che diventa presenza costante, dolore incessante.
Le testimonianze di mamma Elsa e di Federico hanno reso l’incontro un vero laboratorio di cittadinanza attiva.
L’amministrazione comunale, attraverso la presenza della vicesindaca Pilegi, ha voluto essere parte di questo percorso, sostenendo il valore educativo e civile di iniziative che mettono al centro le nuove generazioni.
L’evento si è concluso con un messaggio chiaro: la speranza non si spegne, e la memoria di Francesco continua a camminare nei passi di chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
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