Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di una cittadina di Reggio Calabria:
“In un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui prevale un senso di forte avversione, direi quasi di repulsione nei confronti dei ritardi e dei disservizi del sistema sanitario pubblico ritengo doveroso condividere l’esperienza vissuta nel reparto di ortopedia del GOM di Reggio Calabria ed elogiare la professionalità di medici, infermieri, OSS, volontari e tutto il personale che vi gravita ed in cui l’elevata qualità dell’assistenza sanitaria si è unità all’umanità, al garbo e al rispetto, virtù a mio avviso fondamentali e insostituibili per chi esercita la professione sanitaria e grazie alle quali la cura, da mera prestazione sanitaria, diventa una missione nobile.
Lo scorso 19 maggio, mia figlia ha subito la lussazione di radio e una del gomito destro con la frattura dell’epicondilo mediale omerale, in sintesi una delle peggiori fratture al gomito, pertanto, accompagnata al pronto soccorso dai soccorritori del 118, è stata accolta dal reparto di ortopedia in cui, nonostante le condizioni di superlavoro alle quali sono sottoposti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari è stata subito assistita dalla dott.ssa Falcone Caterina che ha prontamente ridotto la lussazione del gomito unendo alla professionalità e tempestività un garbo delicato nei confronti della ragazza. Purtroppo però, nonostante la riduzione della lussazione, permaneva la frattura dell’epicondilo mediale omerale, per cui è stato necessario sottoporla ad intervento chirurgico.
Fortuna ha voluto che l’intervento sia stato eseguito dai dottori Scordino Francesco ed Alessio Morena, figure di indescrivibile professionalità e altissima competenza specialistica. Subito dopo l’intervento e fino ad oggi, durante tutto l’iter incerto e tortuoso del post-operatorio, mia figlia è stata sempre seguita e curata dal dottore Alessio Morena, la cui professionalità, competenza, rispetto, sensibilità ed empatia hanno alleggerito la pesantezza del motivo per cui fosse ricoverata. È stato meraviglioso constatare come il fattore umano oltre a quello medico e specialistico dia valore alla prestazione specialistica. La presa in carico da parte di questo dottore di eccezionale solidarietà, oltre che di indescrivibile professionalità, mi ha permesso di rivalutare il concetto di contatto che non pensavo esistesse più in una sanità fatta di numeri e risultati prima che di persone.
Umanità e empatia che ho poi, con meraviglia, ritrovato anche nella sinergia con il personale infermieristico.
Questa è la sanità che piace, quella che riesce in modo naturale a prendersi cura del paziente, di questo sono capaci i bravi medici, i veri gioielli della sanità, concentrati di competenza e gentilezza, che sono la prova tangibile che anche qui può esistere una buona sanità e che ognuno di noi, lasciandosi dietro pregiudizi, può cominciare ad avere fiducia.
In conclusione, con queste poche umili, ma dettate dal cuore, righe tengo davvero ad esprimere gratitudine per questa pagina di vita positiva e ad evidenziare come, grazie a questi professionisti, il sentimento di paura che si prova ad affrontare queste circostanze si trasforma in coraggio perché ci si rende conto di non essere soli ed essere nel posto giusto.
Con viva ammirazione e profonda gratitudine”.
Viviana Fedele