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Elettra di Sofocle in scena a Locri e alla Villa romana di Casignana

Un altro grande classico per le rassegne teatrali a firma di Domenico Pantano. In programma, lo spettacolo Elletra da Sofocle, scritto e diretto da Giuseppe Argirò, interpretato da Micol Pambieri, con Elisabetta Arosio, Melania Fiore, Vinicio Argirò. Prodotto dal Centro Teatrale Meridionale.

Lo spettacolo andrà in scena alla Corte del Palazzo di Città di Locri il 25 agosto alle ore 21.00, nell’ambito della XXXI Stagione Teatrale della Locride 2024-2025 a cura del Centro Teatrale Meridionale, e nella Villa romana di Casignana il 26 agosto alle ore 21.00, nell’ambito delle Stagioni Teatrali di Calabria a cura del T.C.A. Teatri calabresi associati.

Una giovane donna, Ifigenia, era stata sacrificata dal padre Agamennone in nome di una guerra fra uomini scatenata dal possesso di un’altra donna, ovvero Elena di Sparta. Sua madre, Clitennestra, aveva allora deciso con il proprio amante, Egisto, di assassinare il marito Agamennone e vendicare la figlia.

Con il suo gesto, però, si inimica un’altra sua figlia, Elettra che, disperata per la morte del padre, uccide sua madre Clitennestra insieme al fratello Oreste, nonostante le rimostranze della sorella Crisotemi.

Elettra o della colpa: è la sintesi di un mito che attraversa indenne il tempo. Elettra diviene il doppio speculare di Edipo, all’interno di una conflittualità, squisitamente femminile.

Elettra combatte con ogni mezzo. Il tentativo di rimozione della madre e in modo ossessivo cerca di mantenere viva la memoria del padre Agamennone. Le due solitudini si incontrano, si scontrano e infine arrivano a un conflitto ineludibile, che prevede un unico vincitore.

Oreste è complice della sorella, portatore anch’egli di una ragione ancestrale, atavica che presto si scontrerà con il diritto.

All’interno della conflittualità parentale infatti latita un altro tema determinante: il passaggio dallo stato di natura allo stato di diritto, che troverà il suo compimento nella fondazione dello statuto democratico.

Colpa, vendetta, memoria sono i temi che continueranno a circolare nelle diverse riletture del mito, nei secoli successivi.

Lo spettacolo prevede una drammaturgia originale, originata dalla coincidenza di più testi, pur privilegiando la lettura sofoclea.

I diversi personaggi compongono una costellazione familiare, patologica, che ci riporta agli omicidi parentali delle cronache contemporanee.

Il mito quindi si trasforma in archetipo, radicalizzando i conflitti della società contemporanea.

Uno spettacolo intenso e imperdibile, dunque, che illuminerà queste sere di fine estate nella cornice di meravigliose location, intrise di storia.

Gli appuntamenti si avvalgono del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri e del Comune di Casignana, e sono co-finanziati con Risorse PAC 2014-2020 – Az. 6.8.3 – Avviso pubblico Eventi di promozione culturale 2024 della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

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