Sono stati presentati i lavori per “I parchi urbani e le vie verdi della Valle del Torbido”, in una Piazza Plebiscito che, a Gioiosa Jonica, si è riempita di sindaci, amministratori, tecnici e cittadini per conoscere i dettagli di un grande intervento di rigenerazione urbana finanziato dalla Città Metropolitana, all’interno di un percorso portato avanti con l’Unione dei Comuni della Valle del Torbido nell’ambito del progetto “Aspromonte in Città”.
Si tratta di fondi del Pnrr, per un’attività complessiva di 118 milioni di euro che, sulla Valle del Torbido, ne farà atterrare 5 per la rigenerazione di Mammola, San Giovanni di Gerace, Grotterie e Gioiosa Ionica.
«Molto soddisfatto» si è detto il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, intervenuto in conclusione di un evento durante il quale si è alternato l’entusiasmo espresso dal consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda, del presidente dell’Unione dei Comuni, Giorgio Imperitura, dei sindaci Luca Ritorto, Rocco Femia, Giuseppe Racco, Stefano Raschellà, Antonio Barillaro e dei progettisti Alfonso Femia, Gianni Artuso e Michelangelo Pugliese. All’iniziativa erano presenti anche il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ed il consigliere delegato Domenico Mantegna.
«Siamo molto orgogliosi di questo progetto», ha detto Falcomatà parlando di un’operazione che «riguarda tutti i Comuni del comprensorio ed è frutto di una condivisione di idee con i territori». «A differenza di altre Città Metropolitane – ha detto – abbiamo deciso di immaginare i progetti con le realtà locali, attraverso tutta una serie di incontri, di animazioni territoriali, di fronti di dialogo rispetto a quelle che sono le prerogative dei territori stessi».
Dunque, se siamo qui a presentare un progetto che, solo sulla Valle del Torbido, fa arrivare 5 milioni di euro, è perché «i sindaci hanno deciso di mettersi insieme per riscoprire e valorizzare un patrimonio naturale e ambientale unico».
Per il sindaco Falcomatà, quindi, si tratta di «una misura che, per tutto il territorio metropolitano, riguarda 118 milioni di euro di risorse certe, immediate, di progetti già in fase di avanzamento, di cantierizzazione. Abbiamo questo difetto di presentare i progetti quando già sono nella fase esecutiva e, soprattutto, abbiamo il vizio di intendere la politica all’interno delle istituzioni come dovere, compito e responsabilità di risolvere tutte le problematiche dei territori, a prescindere dal colore politico dei sindaci che quei territori rappresentano».
Ed ancora: «Questi progetti si aggiungono alle tante risorse già messe in campo per la riqualificazione di plessi scolastici, di palestre, di impianti sportivi, di palazzetti dello sport. Si aggiungono ai fondi sbloccati del “bando periferie”, fermo per tanti anni e che è ripartito grazie a una battaglia ferma portata avanti dalla Città Metropolitana ha portato avanti».
«Certo – ha proseguito Falcomatà – si può fare molto meglio e molto di più perché tutto quello che noi stiamo facendo lo facciamo in assenza delle funzioni delegate dalla Regione Calabria». Il sindaco Falcomatà lo ripete come un mantra: «Potremmo fare molto di più nei settori della mobilità, delle attività produttive, della programmazione culturale, turistica, nel lavoro e nella formazione soltanto se, dalla Regione, si rispondesse alle legittime aspettative non di un’amministrazione, non di un sindaco, non di un consiglio metropolitano, ma di 600 mila cittadini che, oggi, vedono un Ente che già sta dando risposte importanti al territorio, ma che va al 30% di quelle che sono le proprie possibilità». «Siamo come una Ferrari – ha concluso il sindaco metropolitano – che gira all’interno del vialetto di casa. E solo perché qualcuno sta trasformando questa partita delle deleghe in un terreno di scontro politico, pensando che le istituzioni abbiano un colore particolare».
Parole rilanciate dal consigliere delegato Salvatore Fuda che, nel corso del suo intervento, si è soffermato sull’impegno messo in campo dalla Città Metropolitana per il territorio, oltre l’ultimo grande progetto da 5 milioni: «Penso a Marina di Gioiosa, al programma “Caroma” già in via di esecuzione e che tocca i Comuni di Marina di Gioiosa, Caulonia e Roccella per altri 6 milioni di euro. C’è poi la “Città del mare” tra Locri e Siderno con altri 9 milioni di euro». «Questo di oggi – ha spiegato – ci aiuta a realizzare quattro dei nodi fondamentali per quello che possiamo definire “Piano strategico della Valle del Torbido” che ci siamo messi in testa di realizzare negli anni. Un altro importantissimo intervento della Città metropolitana è quello della riforestazione urbana, con investimenti multipli che, da qui a dieci anni, realizzeranno un polmone verde fruibile per tutta la comunità».
«Abbiamo un dovere – ha sottolineato Fuda – che è quello di provare ad immaginare uno sviluppo che abbia una capacità di creare condizioni di vita migliori in una terra in cui, spesso, ancora siamo costantemente impegnati a costruire spazi di libertà e dove, comunque, si possa continuare a vivere ed esprimersi in maniera libera. E questi interventi lo consentiranno».
In particolare, il progetto presentato a Gioiosa Ionica, prevede interventi a Mammola con la realizzazione del Parco urbano della Stazione, la riqualificazione dell’area, la costruzione di un piccolo anfiteatro, di servizi e aree ristoro; a San Giovanni di Gerace e Martone la creazione dell’accesso alle “Vie verdi del Levadio”, con l’ammodernamento degli spazi attorno all’ex stazione ferroviaria e la realizzazione di una “porta” di accesso al percorso naturalistico lungo il fiume Levadio; a Grotteria con il “Parco urbano del Torbido”, il recupero e la rifunzionalizzazione delle pertinenze degli impianti sportivi, della pista ciclabile e ulteriori interventi di riqualificazione nell’area di contrada Pirgo; a Gioiosa Ionica, dove nascerà il “Parco urbano del Gallizzi” che prevede il recupero dell’ex Foro Boario ed il collegamento con il polo sportivo “Ai Campetti”.
Si tratta di fondi del Pnrr, per un’attività complessiva di 118 milioni di euro che, sulla Valle del Torbido, ne farà atterrare 5 per la rigenerazione di Mammola, San Giovanni di Gerace, Grotterie e Gioiosa Ionica.
«Molto soddisfatto» si è detto il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, intervenuto in conclusione di un evento durante il quale si è alternato l’entusiasmo espresso dal consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda, del presidente dell’Unione dei Comuni, Giorgio Imperitura, dei sindaci Luca Ritorto, Rocco Femia, Giuseppe Racco, Stefano Raschellà, Antonio Barillaro e dei progettisti Alfonso Femia, Gianni Artuso e Michelangelo Pugliese. All’iniziativa erano presenti anche il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ed il consigliere delegato Domenico Mantegna.
«Siamo molto orgogliosi di questo progetto», ha detto Falcomatà parlando di un’operazione che «riguarda tutti i Comuni del comprensorio ed è frutto di una condivisione di idee con i territori». «A differenza di altre Città Metropolitane – ha detto – abbiamo deciso di immaginare i progetti con le realtà locali, attraverso tutta una serie di incontri, di animazioni territoriali, di fronti di dialogo rispetto a quelle che sono le prerogative dei territori stessi».
Dunque, se siamo qui a presentare un progetto che, solo sulla Valle del Torbido, fa arrivare 5 milioni di euro, è perché «i sindaci hanno deciso di mettersi insieme per riscoprire e valorizzare un patrimonio naturale e ambientale unico».
Per il sindaco Falcomatà, quindi, si tratta di «una misura che, per tutto il territorio metropolitano, riguarda 118 milioni di euro di risorse certe, immediate, di progetti già in fase di avanzamento, di cantierizzazione. Abbiamo questo difetto di presentare i progetti quando già sono nella fase esecutiva e, soprattutto, abbiamo il vizio di intendere la politica all’interno delle istituzioni come dovere, compito e responsabilità di risolvere tutte le problematiche dei territori, a prescindere dal colore politico dei sindaci che quei territori rappresentano».
Ed ancora: «Questi progetti si aggiungono alle tante risorse già messe in campo per la riqualificazione di plessi scolastici, di palestre, di impianti sportivi, di palazzetti dello sport. Si aggiungono ai fondi sbloccati del “bando periferie”, fermo per tanti anni e che è ripartito grazie a una battaglia ferma portata avanti dalla Città Metropolitana ha portato avanti».
«Certo – ha proseguito Falcomatà – si può fare molto meglio e molto di più perché tutto quello che noi stiamo facendo lo facciamo in assenza delle funzioni delegate dalla Regione Calabria». Il sindaco Falcomatà lo ripete come un mantra: «Potremmo fare molto di più nei settori della mobilità, delle attività produttive, della programmazione culturale, turistica, nel lavoro e nella formazione soltanto se, dalla Regione, si rispondesse alle legittime aspettative non di un’amministrazione, non di un sindaco, non di un consiglio metropolitano, ma di 600 mila cittadini che, oggi, vedono un Ente che già sta dando risposte importanti al territorio, ma che va al 30% di quelle che sono le proprie possibilità». «Siamo come una Ferrari – ha concluso il sindaco metropolitano – che gira all’interno del vialetto di casa. E solo perché qualcuno sta trasformando questa partita delle deleghe in un terreno di scontro politico, pensando che le istituzioni abbiano un colore particolare».
Parole rilanciate dal consigliere delegato Salvatore Fuda che, nel corso del suo intervento, si è soffermato sull’impegno messo in campo dalla Città Metropolitana per il territorio, oltre l’ultimo grande progetto da 5 milioni: «Penso a Marina di Gioiosa, al programma “Caroma” già in via di esecuzione e che tocca i Comuni di Marina di Gioiosa, Caulonia e Roccella per altri 6 milioni di euro. C’è poi la “Città del mare” tra Locri e Siderno con altri 9 milioni di euro». «Questo di oggi – ha spiegato – ci aiuta a realizzare quattro dei nodi fondamentali per quello che possiamo definire “Piano strategico della Valle del Torbido” che ci siamo messi in testa di realizzare negli anni. Un altro importantissimo intervento della Città metropolitana è quello della riforestazione urbana, con investimenti multipli che, da qui a dieci anni, realizzeranno un polmone verde fruibile per tutta la comunità».
«Abbiamo un dovere – ha sottolineato Fuda – che è quello di provare ad immaginare uno sviluppo che abbia una capacità di creare condizioni di vita migliori in una terra in cui, spesso, ancora siamo costantemente impegnati a costruire spazi di libertà e dove, comunque, si possa continuare a vivere ed esprimersi in maniera libera. E questi interventi lo consentiranno».
In particolare, il progetto presentato a Gioiosa Ionica, prevede interventi a Mammola con la realizzazione del Parco urbano della Stazione, la riqualificazione dell’area, la costruzione di un piccolo anfiteatro, di servizi e aree ristoro; a San Giovanni di Gerace e Martone la creazione dell’accesso alle “Vie verdi del Levadio”, con l’ammodernamento degli spazi attorno all’ex stazione ferroviaria e la realizzazione di una “porta” di accesso al percorso naturalistico lungo il fiume Levadio; a Grotteria con il “Parco urbano del Torbido”, il recupero e la rifunzionalizzazione delle pertinenze degli impianti sportivi, della pista ciclabile e ulteriori interventi di riqualificazione nell’area di contrada Pirgo; a Gioiosa Ionica, dove nascerà il “Parco urbano del Gallizzi” che prevede il recupero dell’ex Foro Boario ed il collegamento con il polo sportivo “Ai Campetti”.